Vi presentiamo le “stelle” dello Zurigo, c’è fisicità e tecnica

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La fisicità oltre la tecnica c’è anche quella. La garantisce in mezzo al campo il giovanissimo Domgjoni che si piazza nella mediana, detta i tempi e calamita quanti più palloni possibili. Al suo fianco il kossovaro Kryeziu che fisicamente è una sorta di colosso. E la qualità? A quella ci pensano in avanti. Tutto, o quasi, passa dalle giocate di Marchesano, numero 10 svizzero di origini inequivocabilmente italiane. È lui il faro che con Kololli (l’altro kossovaro del gruppo) accende la luce alle spalle del nigeriano Odey. Alla banda si è aggiunto a gennaio il georgiano Kharabadze che alla seconda presenza con la maglia dello Zurigo ha subito fatto gol (contro il Grasshoppers). Gioca esterno di centrocampo ma se la cava bene in entrambe le fasi. A proposito di gol: nella fase a gironi lo Zurigo ne ha realizzati 7, con 6 interpreti diversi più un’autorete. Il termometro delle potenzialità offensive di una squadra che bada più a farne che a come evitare di prenderle. Fonte: Il Mattino

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