Il Dalian voleva aggirare la Luxury Tax, ma De Laurentiis non ci è cascato

L'affare tra il Dalian e il Napoli per Hamsik alla fine si farà

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Per un giorno l’affare, secondo il CdS, è stato seriamente a rischio. E il tutto per un improvviso cambiamento della formula messa nero su bianco dal club cinese, senza alcun preavviso: dalla cessione definitiva al prestito con obbligo di riscatto; dal pagamento completo al pagamento in due tranche. Dettagli fondamentali che De Laurentiis ha appreso soltanto leggendo i contratti spediti dalla Cina: un vero e proprio ribaltone. Una mancanza di rispetto, e di parola data, fondata sul tentativo del Dalian di aggirare la tassazione imposta dal governo cinese. La cosiddetta Luxury Tax che impone alle società di Chinese Super League, nel caso di acquisto di un giocatore straniero da un club straniero e per una cifra superiore ai 6 milioni di euro, di corrispondere una tassa di pari importo per favorire la crescita del calcio locale.
Impossibile accettare: le garanzie alla base del riscatto non erano ritenute blindate e soprattutto si rischiava di andare incontro a un danno economico e al rientro di Hamsik a fine stagione. 

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La Redazione

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