Enrico Fedele: “La panchina lunga, punto di forza del Napoli”

L'ex d.s. del Parma non è ancora convinto di Milik in attacco

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Bisognava vincere e si è vinto. Obiettivo centrato con pieno merito anche se la squadra non ha brillato eccessivamente: partenza lampo con infortunio di Verdi dopo appena un minuto di gioco e gol del subentrato Fabian Ruiz, segno che la panchina lunga rende, visto che anche nel
finale Rog entra e realizza il gol della tranquillità. È questa la forza di questo Napoli che si aggiunge alla serenità mostrata da Ancelotti nel corso di tutta la gara. Anche quando si è reso conto che la difesa spesso è apparsa imbambolata con un Albiol completamente fuori fase e in attacco l’assenza di Insigne si faceva sentire non poco. Purtroppo il tandem Milik-Mertens non va, il polacco continua a non convincermi e mi costringe ancora una volta a suggerire a De Laurentiis di non perdere tempo e di mettersi alla ricerca di un centravanti di peso se veramente si vuole puntare in alto in tutte le tre manifestazioni. Ieri abbiamo avuto la conferma che non esistono squadre invincibili e il pareggio
della Juve in casa contro un Genoa per nulla irresistibile è la dimostrazione che il pallone è rotondo e tutto può succedere nell’arco di un campionato. Avete visto poi la Roma che fine ha fatto all’Olimpico
contro la Spal? E ora, dopo i tre punti conquistati su un campo non proprio facile, pensiamo alla Champions e alla trasferta di mercoledì sera a Parigi contro la superpotenza Psg guidata dall’ex Cavani. Non sarà facile, lo sappiamo bene, ma se il mago Ancelotti tirerà fuori dal cilindro magico un’altra trovata tattica per imbrigliare i bomber avversari e mettere in difficoltà la non perfetta retrovia parigina, allora almeno un punticino potremmo anche portarlo a casa.

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La Redazione

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