Gazzetta – Il Napoli è un serpente che sta cambiando pelle

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Intrigante la risposta attesa al San Paolo: qual è il vero Napoli? Quello delle prime due giornate capace di risorgere dalle difficoltà grazie alla nuova serenità e al nuovo buon senso trasmesso da Carletto Ancelotti oppure la squadra in crisi di identità presa a sberle e colpi di tacco dalla Samp di Quagliarella? Una risposta possiamo già darla prima ancora di vederlo giocare: il Napoli è un serpente che sta cambiando pelle e deve ancora terminare l’operazione di muta. Assomiglia al Jorginho della Nazionale che, perse le certezze e le conoscenze di Sarri, cerca nuove linee di gioco e nuovi equilibri. Anche se Castel Volturno si è svuotato per la diaspora dei nazionali, Ancelotti un po’ di tempo a disposizione lo ha avuto per educare le nuove idee: più verticalità, meno palleggio. E soprattutto per trovare la giusta sintesi tra l’abitudine antica di andare a pressare alto per recuperare il pallone e la nuova volontà di tenere una linea difensiva più bassa. Se quei diavoli di Chiesa e Simeone sorprenderanno un Napoli allungato in spazi vuoti, potrebbero fare molto male. Fonte: Gasport

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