Il punto della situazione – di R. Muni: “Ridateci il gioco del pallone”

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Turno di riposo per il nostro campionato e pausa di riflessione dovuta all’assenza di calcio giocato. Lo spunto per pensare lo offre proprio la pausa della serie A, dovuta agli impegni delle nazionali; impegni non ufficiali! Il Napoli ne esce piuttosto malconcio e, all’indomani della pesante sconfitta subita a Genova, il fatto assume contorni catastrofici per l’umore della squadra di Ancelotti. La notizia peggiore è, senza alcun dubbio, il grave infortunio subito da Chiriches a cui un ginocchio ha ceduto a causa della rottura del legamento crociato. Intervento chirurgico d’urgenza e stagione interrotta agli albori. Sembra quasi una maledizione quella che accompagna la squadra azzurra, costretta, per la terza stagione consecutiva, a rinunciare sin da subito ad un calciatore per un lungo e antipatico infortunio al legamento del ginocchio. In bocca al lupo al conte Vlad che aspettiamo, impazientemente, di rivedere nuovamente con la maglia azzurra addosso. Fortunatamente è molto meno grave l’infortunio subito da Mertens, che inizialmente aveva tenuto la tifoseria napoletana letteralmente con il fiato sospeso. Considerando che Meret è ancora fermo a causa dell’infortunio subito durante il ritiro in Trentino e che Ghoulam è ancora alle prese con l’infortunio subito durante lo scorso inverno, possiamo affermare, senza paura di smentite, che il ciuccio è abbondantemente in credito con la dea bendata. Non è andata meglio a Insigne che, sebbene non abbia subito noie fisiche, è stato additato quale principale responsabile, un vero e proprio capro espiatorio, della mediocre prestazione della nazionale di Roberto Mancini. Critiche eccessive che assomigliano più ad un gioco al massacro che a opinioni calcistiche. La domanda è: a cosa è servito organizzare una competizione tra nazionali, a soli due mesi dalla finale del mondiale di Russia? Dove arriveremo continuando ad assecondare il business a discapito del gioco del calcio? Sul mancato utilizzo di alcuni calciatori della Juventus, persino Cristiano Ronaldo che ha lasciato la sua nazionale orfana delle giocate del suo calciatore più rappresentativo si è già detto e scritto di tutto. Mi limito ad aggiungermi al coro di quelli che pensano male, certo che se da un lato si fa peccato, dall’altro non si sbaglia. Ridateci il gioco del pallone, restituite allo sport nazional popolare l’interesse andato perduto. Questa bulimia di partite sta facendo disaffezionare un numero sempre crescente di tifosi.

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni
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