L’approfondimento do R. Muni: “Carletto ci mette la faccia”

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La faccia di Carlo Ancelotti, nuovo tecnico del Napoli, è già nota al pubblico partenopeo. Il suo caratteristico sopracciglio incurvato ha già scatenato la fantasia del popolo azzurro che ne ha già realizzato gadget e disegni. Sulle sue pagine ufficiali, Ancelotti ce l’ha messa la faccia, questa volta non per scopi creativi, bensì per dichiarare ufficialmente l’obiettivo per la prossima stagione: lo scudetto. Una dichiarazione forte, decisa ed inequivocabile che spezza quelle dette e non dette, sussurrate per non farsi sentire, che abbiamo ascoltato fino a maggio scorso. Ancelotti è un vincente: lo è stato da calciatore, prima con la Roma e poi con il Milan; lo è stato ancora di più da allenatore, sempre al Milan, poi al Real ed al Bayern, nonostante l’esonero dalla panchina dei bavaresi. Da vincente non ama partecipare e basta ma vuole competere fino alla fine, ad armi pari e non ha paura di ammettere che a Napoli è venuto per vincere lo scudetto. Da uomo del nord, evidentemente, è poco avvezzo anche alla scaramanzia che poi, a volerla dire tutta, ci ha lasciati sempre con un pugno di mosche in mano. Il pubblico napoletano, che non aspettava altro, dopo l’addio di Maurizio Sarri, è tornato a sognare in grande. Con la squadra attuale non è stato possibile levare lo scettro alla Juventus e meno che mai lo sarebbe se davvero i bianconeri, come sembra, ingaggiassero CR7. Va da se che un fuoriclasse serve come il pane e se fosse Edinson Cavani sarebbe a dir poco perfetto. Nelle ultime ore circola anche il nome dell’argentino Di Maria che, sebbene non scateni la passione dei tifosi azzurri come il ritorno del Matador, rappresenterebbe comunque un acquisto di enorme spessore. Ancelotti ha parlato, l’obiettivo è chiaro, la parola passa alla società e, in particolare, ad Aurelio De Laurentiis. Questa volta non ci saranno appelli e quanto affermato da Ancelotti potrebbe rappresentare un boomerang di cui, francamente, ne faremmo volentieri a meno.

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni
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