Il punto della situazione – di R. Muni : “Una solida realtà tra mille voci”

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Il mondiale di Russia non riesce a fare breccia nei calciofili italiani, soprattutto per la dolorosa assenza della nazionale azzurra ed anche perché le big stanno facendo più fatica di quanto si aspettassero. La nazionale albiceleste, che a Napoli è una seconda squadra del cuore, sta disputando un pessimo mondiale ed inoltre Higuaìn e Dybala la rendono invisa ai napoletani poiché ricordano l’odiata vecchia signora. È il Napoli che verrà, e che sarà guidato da Carlo Ancelotti, a tenere banco nelle discussioni del pallone dalle parti di Partenope. Tra le decine di nomi accostati alla maglia azzurra, è il solo Simone Verdi ad essere ufficiale; il resto sono, al momento, solo chiacchiere che il vento se le porta via. Non può e non deve essere considerato un acquisto, viceversa, Marek Hamsik, capitano del Napoli, che ha ancora una volta dimostrato fedeltà e attaccamento ai colori azzurri, rinunciando ad una vera e propria cascata di denaro che gli avrebbero garantito i facoltosi padroni del calcio cinese. Dopo un colloquio telefonico con il suo nuovo allenatore, Marekiaro ha fatto prevalere il sentimento che lo lega a Napoli da ben undici anni, dicendo di sì ad una nuova avventura all’ombra del Vesuvio, apprestandosi a scrivere il capitolo numero dodici di questa infinita storia d’amore e di calcio. Il pubblico di Napoli avrebbe certamente compreso una scelta diversa e, seppure con la tristezza nel cuore, avrebbe accompagnato il centrocampista slovacco nella sua nuova avventura. Lo stesso pubblico, è già pronto per ammirarne le gesta e capire quale utilizzo deciderà per lui mister Ancelotti. Il nuovo tecnico del Napoli, dovrà fare tesoro delle ultime cinque stagioni di Hamsik a Napoli: da mezza punta centrale, ai tempi di Benitez, Hamsik ha giocato poco e male mentre da mezzo sinistro, nel triennio sarrista, il nostro capitano ha dato il meglio di sè. Non sarebbe da escludere nemmeno una posizione da centrocampista centrale, da vecchio mediano metodista, che gli consentirebbe di dare sfoggio delle sue grandi doti tecniche, facendo economia di energie fisiche che, vista la non più giovanissima età, rappresenta un aspetto da tenere in considerazione. Molto dipenderà dal tipo di impostazione tattica che Carlo Ancelotti darà al suo Napoli e dalle varianti di gioco che il tecnico adotterà in corso d’opera. Al di là di questo aspetto, la presenza di Hamsik, fuori e dentro il campo, sarà fondamentale per cementare un gruppo che, in parte, verrà modificato e che dovrà imparare a conoscersi sia sul rettangolo verde che nello spogliatoio. Il Napoli che verrà, potrà contare ancora su capitan Hamsik, una solida realtà, un punto fermo tra le mille voci di mercato che impazzano in queste ore…e non è poco!

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni
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