Antonio Zeno voce di Napoli: «Canto l’amore. E sogno un duetto con… Mertens»

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Antonio Zeno è uno dei cantanti emergenti più interessanti della scena partenopea. La voce campana, fresca vincitrice del “Premio Sebeto 2018”, ha da poco pubblicato il suo primo album “Il mio cuore nella musica”, che comprende 8 brani inediti più la sua versione di “Annarè”, noto pezzo di Gigi D’Alessio. Zeno si è raccontato ai nostri taccuini, tra musica e calcio:

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Passione, abbandono e nostalgia sono i colori emotivi di “Ho pensato di lasciarti”. Ci racconti come nasce il tuo ultimo singolo?

«Il mio ultimo singolo è una canzone scritta da un grandissimo autore, che si chiama Antoine. Io mi ci rivedo molto in essa. Penso che la canzone nasca dai sentimenti che si possono provare quando si arriva ad un certo punto della vita in cui ci si sente così presi e così innamorati di una persona da provare una sensazione di indecisione. Questo può accadere quando l’altra persona fa fatica ad esternare quelli che sono, realmente, i propri sentimenti. Che poi, magari, col passare del tempo ci si rende conto di provarli realmente».

“Il mio cuore nella musica”, sempre di sentimenti si tratta, è invece il tuo primo album: 9 tracce che seguono il filo conduttore dell’amore?

«Assolutamente sì. Io canto l’amore, amo cantare l’amore ma anche la passione. “Il mio cuore nella musica” si riferisce proprio all’amore ed alla passione che provo nei confronti della musica».

Non è un album qualsiasi, visto che gli arrangiamenti sono stati curati da Nuccio Tortora che vanta collaborazioni importanti come quella con Nino D’Angelo. La sua figura quanto è stata importante in questo tuo percorso musicale?

«Tantissimo, perchè Nuccio Tortora è un arrangiatore di fama nazionale. Al di là di questo, mi ha seguito passo passo, dall’inizio alla fine. Ho avuto la fortuna di conoscerlo l’anno scorso e di iniziare questo percorso con lui: è stato importante, gli devo molto per tutto ciò che ha fatto per me».

A 6 anni hai iniziato a studiare pianoforte, poi ti sei fatto ammaliare dalle sirene del canto. Ma hai anche un’anima sportiva, o sbaglio?

«Fin da piccolo le mie due grandi passioni sono sempre state il calcio e la musica. Per un periodo ho cercato di portarle avanti entrambe, e non ti nascondo che non ho mai abbandonato la passione per il pallone: gioco nella squadra di calcio a 5 di Cicciano, che partecipa ogni anno ai campionati dilettantistici. Ormai pratico calcio da 10 anni».

Se dovessi scegliere una tua canzone che richiami la stagione del Napoli di Sarri, quale sceglieresti?

«E’ una parola. Il Napoli di Sarri è stato, a mio avviso, stratosferico: bello da vedere, da ammirare, va soltanto applaudito. C’è una canzone del disco che si potrebbe paragonare, s’intitola “E guardame”. Il Napoli di Sarri lo abbiamo guardato, ci siamo emozionati ed innamorati, e questa canzone parla d’amore».

Se dovessi scegliere, invece, un calciatore azzurro con cui duettare, chi sceglieresti?

«Bella domanda. Secondo me si potrebbe fare un duetto con Mertens perchè lo vedo scugnizzo».

 

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