Gazzetta – Festival Napoli. Quando accende il turboreattore…

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E a un certo punto, il Napoli accese il turboreattore e si avvicinò alla bellezza delle stelle. Il più grande spettacolo dopo il big bang, nel nostro calcio spesso noioso. Un’impressionante dimostrazione di qualità, forza e soprattutto carattere, in una serata delicata per tanti versi. C’era la consapevolezza di aver perso ancora Ghoulam per molto (omaggiato all’inizio dai compagni che hanno indossato una maglia col suo numero, il 31). L’infortunio dell’ultima ora di Chiriches, che si aggiungeva ad Albiol, e dunque l’esordio stagionale assoluto di Tonelli. Questo nella cornice della Juve ritornata in testa dopo Firenze e la bella Lazio ferita da due sconfitte consecutive davanti. Beh, il campionato è una corsa a tappe e quelle decisive fanno la differenza. Questa era una delle tappe delicate e il Napoli l’ha superata alla grande, arrivando di slancio al traguardo dopo la caduta nel primo chilometro. Eccolo qui il carattere vincente, quello costruito con il patto dell’estate: restiamo tutti per lo scudetto. Il carattere che non ha la Lazio, bella e fragile. È finita come all’andata: 4-1. Ma è stata tutta un’altra storia. All’Olimpico la squadra di Inzaghi ha ceduto dopo aver perso a uno a uno tutti i difensori. Al San Paolo si è sciolta davanti al fuoco del Napoli, omaggiato dai suoi tifosi con applausi prolungati, come a teatro quando chiedi il bis.

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Fonte: Gazzetta

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