Tra i tanti flop di serie a spunta
LEONARDO PAVOLETTI (Napoli, 18 milioni, gennaio 2017) – La classica opportunità di svolta per la carriera di un calciatore: la chiamata di una grande squadra. Il momento era arrivato anche per lo Squalo, che col Genoa aveva fatto benissimo, a tal punto da meritare a suon di gol la considerazione di un club come il Napoli. Insomma, dalla lotta per la salvezza o poco più fino al sogno Scudetto. Il passaggio avviene nel mese di gennaio, complice anche il lungo infortunio patito da Milik e nonostante l’esplosione di Mertens come punta centrale del meraviglioso tridente a disposizione di Sarri. ‘Pavoloso’ non si scoraggia, anzi, accetta la sfida pronto a mettere in discussione ogni gerarchia lì davanti. Ma le cose per lui non si mettono affatto bene: il folletto belga continua a segnare come se di ruolo facesse la prima punta da una vita e spazio per lui di fatto non ce n’é. Appena dieci gettoni fra campionato e Coppa Italia e nessun grido di gioia liberato al San Paolo per festeggiare un gol. La favola di Pavoletti a Napoli non conosce il lieto fine.
MARCO BORRIELLO (Spal, 1 milione, agosto 2017) – Con il suo approdo last-minute sembrava aver ridato vita a una rosa che, secondo molti critici, appariva condannata alla retrocessione prima di cominciare la stagione. Del resto una punta di spessore e di esperienza come lui, reduce da una stagione stratosferica a Cagliari condita da ben 20 gol all’età di 34 anni, non avrebbe potuto che regalare il giusto mix di qualità e cattiveria sotto porta: caratteristiche necessarie per aiutare una neopromossa a centrare l’obiettivo salvezza. E invece Borriellone nazionale delude tifosi e, perché no, anche i fantacalcisti, che su di lui avevano scommesso crediti ‘sicuri’. Fino ad ora la sua stagione risulta da dimenticare con un solo gol in 16 presenze fra campionato e Coppa Italia in maglia bianco azzurra, ma soprattutto numerose partenze dalla panchina.