Gazzetta – Albiol nel Napoli è il regista arretrato. Uomo già da 600 gare

Così oggi lo spagnolo Albiol è innanzitutto il regista arretrato della squadra, l’uomo dal quale partono quasi tutte le azioni degli azzurri. Per alcuni allenatori va quasi marcato a uomo, vedi Gasperini nel primo tempo di Napoli-Atalanta con Petagna. Albiol trova sempre la sponda del centrocampista centrale o addirittura il filtrante tra le linee per Hamsik o per Callejon quando l’altro ex madridista si accentra. Quando poi c’è da dare copertura al compagni di reparto, Albiol è maestro nel guardare le spalle al suo collega di linea: così – senza mai concedere la profondità –èriuscitoatenere all’asciutto Icardi, DzekoeImmobile. Sarri lo considera esemplare nelle letture difensive: Albiol anticipa i movimenti degli avversari perché intuisce prima lo sviluppo delle azioni. Una dote che, insieme appunto ai consigli dell’allenatore, ha già allungato la carriera di Raul, almeno ad alto livello. Oggi nessuno fa più caso al fatto che Albiol ha giocato da professionista, tra squadre di club e nazionale spagnola, più di 600 partite e che ha superato i 32 anni. Anzi,sono in tanti a ritenere appetibile la sua clausola rescissoria da 6 milioni di euro. In estate si era ipotizzato un ritorno a casa, al Valencia, ma Albiol non avrebbe comunque accettato di lasciare Napoli, dove tra l’altro si trova benissimo. Le passeggiate al Vomero, l’affetto dei tifosi che non è mai eccessivo per lui e la cucina partenopea che pare gradisca molto: non c’erano ragioni perlasciare la maglia azzurra, non ce ne saranno almeno fino a fine stagione quando il «ministro della difesa» farà le valutazioni del caso. Per ora ha in testa solo due obiettivi, per altro complementari tra loro: subire il minor numero di gol e vincere lo scudetto.