Benevento, i sanniti recuperano Ciciretti

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Una partita inedita che assomiglia a un derby. Una sfida particolare quella tra Benevento e Fiorentina, che calcisticamente non si sono mai neanche sfiorate, ma che trovano più di un appiglio per sentirsi almeno in parte vicine. L’amicizia tra Clemente Mastella, sindaco della città sannita, e Diego Della Valle è uno di questi. Il “signor Tod’s” è di casa dalle parti della Dormiente, il 26 maggio si è preso una Laurea ad honorem BENEVENTOall’Università del Sannio, poco meno di un mese fa ha partecipato all’inaugurazione dell’illuminazione dell’Obelisco egizio al centro della città, dopo aver contribuito a riportarlo agli antichi splendori. Senza dimenticare che nella squadra giallorossa l’accento toscano non è proprio sconosciuto. Marco Baroni a Firenze c’è nato e con i viola ha esordito in serie A grazie a “Picchio” De Sisti. E’ della vicina Montevarchi invece Lorenzo Venuti, il cui cartellino è ancora tutto della Fiorentina, che gli ha rinnovato il contratto questa estate prima di spedirlo nuovamente in prestito all’ombra dell’Arco di Traiano. Un passato importante nelle giovanili viola anche per Pietro Iemmello, campione d’Italia con la formazione Allievi.
NIENTE SENTIMENTALISMI. Storieciciretti amato di sentimenti scossi, incroci suggestivi. In un giorno in cui però il Benevento deve fare a meno di smancerie. Baroni e i suoi dovranno lasciare da parte le loro emozioni da ex e pensare esclusivamente a dare una scossa ad un campionato che sta prendendo sempre di più una brutta piega. Ieri mattina primi tiepidi sorrisi per il tecnico giallorosso, che ha provato a svuotare l’infermeria: Ciciretti, Parigini, Di Chiara, Lombardi, tutti arruolati e convocati per l’importante sfida di questo pomeriggio. Recuperi inattesi, ma assolutamente preziosi. Il tecnico può nuovamente contare su una batteria di esterni affidabili (Ciciretti, Parigini, Lombardi, Lazaar: manca solo D’Alessandro) e può ridisegnare la formazione come piace a lui, col 4-3-3 che due settimane fa gli permise di giocarsela quasi ad armi pari con l’Inter. CICIRETTI. Il ritorno di Ciciretti serva anche a ridare un po’ di fiducia ad un ambiente che ha il morale sotto i tacchi. Il fantasista romano è il giocatore di maggiore tecnica nel gruppo giallorosso, su di lui si appuntano le speranze dei tifosi per riprendere un filo che sembra essersi del tutto spezzato. Peccato per D’Alessandro che è rimasto ancora ai box, così come il difensore Costa. In difesa l’emergenza rimane. Baroni è costretto ad utilizzare Venuti da centrale al fianco di Djimsiti, inserendo sulla destra dopo l’esordio di Verona, ancora l’ex Primavera Inter, Gyamfi. In avanti la scelta cadrà ancora su “Re Pietro” Iemmello, che oltre alla carica da ex, infonderà nella sfida tutto l’orgoglio di cui è in possesso per tornare al gol. Per rendere la vita difficile alla Fiorentina servirà, come ha detto Baroni «ritmo, pressione, convinzione». E quella grinta che hanno chiesto i tifosi giovedì: «Accettiamo anche che si perda, ma non che si giochi da femminucce». Determinazione feroce, quella che è richiesta in un campionato di serie A. L’unico modo per sopperire ad una cifra tecnica non eccelsa. La strada è indicata dal consiglio degli ultrà.

Corriere dello Sport

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