A. Leardi: “Come mamma e cittadina italiana aspetto una revisione del processo”

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Ogni vigilia di trasferta all’Olimpico, per Antonella Leardi è la ferita che si riapre e che tarda a ricucirsi, ora più che mai perché la sfida del Napoli in casa della Roma segue di poche settimane la decisione della Corte di Appello di ridurre da 26 a 16 anni la condanna per Daniele De Santis, riconosciuto l’assassino di Ciro Esposito. Antonella Leardi, madre del giovane tifoso azzurro scomparso nel 2014 dopo 52 giorni di agonia, questa volta si spinge fino a chiedere la revisione del processo: ne ha spiegato i motivi nell’intervista concessa ad Hangover Entertainment.
«Non accetto un processo ingiusto, corrotto. Le motivazioni addotte dai giudici per giustificare lo sconto di pena sono inammissibili, un omicidio così violento andrebbe punito in maniera esemplare. Ho scritto una lettera al Presidente della Repubblica precisando perché lo Stato è colpevole, la carenza di organizzazione e di servizio pubblico in occasione di quella partita fu assurda. Evidentemente si sta cercando di sminuire l’omicidio per coprire lacune più gravi. Come cittadina italiana e come mamma, auspico che lo Stato faccia un passo verso di me: questo processo è malato e va revisionato. Non ammetto che la legge venga meno di fronte a un delitto che non aveva alcuna ragione di esistere. La nostra associazione Ciro vive si sta prodigando per favorire il gemellaggio tra tifoserie ma purtroppo non riceviamo sempre risposte confortanti».

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Fonte: Il Mattino

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