Tuttosport – Mandragora, un napoletano che sogna la Juve

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Rolando Mandragora, mille chilometri a sud per riprendersi la Juventus. «Ho voluto a tutti i costi il Crotone perché mi piacciono le sfide, le piazze calde e poi perché questo club punta sempre sui giovani».

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Nicola è come se lo aspettava? «Davvero un ottimo allenatore. Al di là delle questioni tecnico-tattiche, mi ha sorpreso positivamente il suo lato umano: trasmette bei valori, calcistici e non». mandragora

La scorsa settimana ha segnato il primo gol in serie A. E che gol: controllo e tiro di sinistro al volo. «Un bel gesto tecnico, cercato. Noi calciatori viviamo per questi momenti».

In quel tiro quanto c’è del “master di tecnica” che ha vissuto la passata stagione allenandosi con la Juventus? «Qualche appunto l’ho preso… (risata). Quando vedi da vicino – e tutti i giorni – i gesti tecnici di gente come Dybala, Pjanic e tutti gli altri campioni è normale che qualcosa ti resti. Nel gol mi sono ispirato alle conclusioni magiche di Dybala e Pjanic».

Lei studia parecchio i colleghi? «Mi focalizzo principalmente sui centrocampisti moderni, quelli abili in entrambe le fasi. Khedira è un punto di riferimento. Sami lo scorso anno non mi dava consigli veri e propri, però parliamo di campioni sempre disponibili a darti una mano. Quando ti alleni con loro, l’aspetto più difficile è adattarti al ritmo, ai loro scontri fisici, alla mentalità vincente».

Bentancur, centrocampista del ’97 come lei, ha già giocato titolare con la Juventus in Champions League, al Camp Nou: un pizzico di umana invidia le è scattata? «Nessuna invidia, non scherziamo… Mi ha fatto piacere per Rodrigo, che ho incrociato al Mondiale Under 20 e conosciuto a Vinovo. Se ha giocato è perché sul campo, in allenamento, aveva dimostrato di meritarlo».

Siccome lei è uno degli juventini in prestito con maggiori possibilità di tornare a Torino (in bianconero ha già esordito nella passata stagione), in tanti pensano che Mandragora-Bentancur sarà la coppia del futuro… «Tornare alla Juventus è un mio obiettivo, ma per riuscirci devo stare concentrato sul Crotone. Io e Bentancur il futuro? Magari… Ma per il momento mi impegno qui. Alla Juventus non penso, ora: spero sia un anno per me positivo e soprattutto di crescita, il primo obiettivo è salvarmi col Crotone».

Escludendo lei, su quale degli altri giocatori in prestito scommetterebbe una pizza in ottica futuro? «Sono tanti quelli bravi e che possono tornare alla Juve. Se devo fare due nomi, dico Orsolini e Lirola. Il calcio, però, cambia in fretta: dipenderà dalla crescita di ognuno di loro».

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