Benevento, Baroni vuole una squadra più cinica

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L’inizio di un nuovo giorno. Il Benevento riavvia i motori dopo la messa a punto al mercato di Milano e prova a trovare subito i giri giusti. Il calendario non è stato tenero coi giallorossi che devono provare a prendere i primi punti di una stagione difficilissima contro un avversario che ha dichiarato senza mezzi termini di volere uno dei primi sei posti della classifica. Il Toro di Mihajlovic ha il giusto mix di classe ed esperienza, tecnica e forza fisica: «Non lo scopro certo io – dice Baroni – davanti c’è il centravanti della Nazionale, ha un centrocampo muscolare e gli esterni sono da guardare a vista. Ma questa è la serie A, non ci beneventosarà mai un avversario più debole degli altri». E allora meglio guardare in casa propria, provare a chiedere ai propri giocatori la partita della vita. Dovrà essere ogni domenica così. E se c’è un gap tecnico con l’avversario di turno, occorrerà colmarlo con la determinazione e lo spirito di sacrificio. Sono le armi che hanno permesso al Benevento l’anno scorso di tagliare il traguardo della promozione.
I RINFORZI. C’è anche un piccolo rammarico da parte giallorossa, quello di non aver ancora potuto inserire al meglio gli ultimi sette rinforzi: «E’ una corsa contro il tempo» dice il tecnico. Sottolineando che ci vorrà pazienza e fortuna per far sì che i nuovi arrivi trovino subito il passo giusto e si integrino alla perfezione nel tessuto della squadra. Se c’è una cosa a cui non vuole rinunciare Baroni è proprio quello spirito di squadra che ha sempre caratterizzato il Benevento. Ha trascorso una settimana quasi “blindato” per conoscere meglio caratteristiche e sondare gli umori, ha portato la squadra in ritiro un giorno prima per non lasciare nulla al caso. Sa di non avere la beneventobacchetta magica, ma si aspetta già il meglio da chi andrà in campo in questa prima partita del “nuovo corso”. Ha lasciato intendere che non può e non vuole stravolgere la squadra che ha giocato le prime due partite. Ed ha due buone ragioni per non farlo: «La squadra si è espressa bene sul piano della manovra, è mancata solo nella fase conclusiva. E poi non tutti quelli che ci hanno raggiunto in settimana sono al meglio della condizione».
COLPO D’OCCHIO. I più pronti sembrano essere i due ex Sassuolo, Iemmello e Antei, oltre all’albanese Memushaj, che in settimana ha giocato entrambe le partite della sua Nazionale. Saranno proprio loro i favoriti a prendere subito una maglia per la sfida col Toro. Armenteros, Lombardi e Lazaar, pur crescendo di condizione, hanno inizialmente svolto lavoro differenziato: «Non conoscendo il loro ultimo percorso, volevamo capire meglio le condizioni e la disponibilità» ha spiegato Baroni. Tutti convocati, a casa solo il difensore Costa che riprenderà ad allenarsi regolarmente la settimana prossima. Al Vigorito non ci sarà il tutto esaurito, ma 12mila spettatori dovrebbero bastare per offrire un bel colpo d’occhio. Gli acquisti del presidente Vigorito sono un’attrazione troppo forte. C’è voglia di far bella figura. Ma questa volta c’è anche voglia di punti.

Corriere dello Sport

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