Il Mattino – Yannick Stopyra: “Ounas? Un rivoluzionario del calcio. A Napoli potrà certamente migliorare”

All'interno l'intervista rilasciata dal responsabile del settore giovanile del Bordeaux

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Tra i principali responsabili del settore giovanili del Girondins de Bordeaux, Yannick Stopyra, ex attaccante della nazionale francese, è stato il primo a credere ciecamente in Adam Ounas. Il giustiziere dell’Italia ai Mondiali 86 è consapevole che la sfida del suo figlio adottivo è complicata ma ha fiducia nelle sue potenzialità. Ecco quanto dichiarato nell’intervista rilasciata a “il Mattino”.

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Ci parli del suo primo incontro con Ounas. «Adam all’epoca giocava nell’Ouest Tourangeu, una squadra dilettantistica nella regione parigina. Un collega mi aveva parlato bene di lui così andai a vedere una sua partita. Mi resi subito conto che si trattava di un fenomeno dal dribbling fulminante e dalla grande tecnica individuale. E dopo la partita lo feci firmare subito per il Bordeaux».

Quali sono le sue doti principali? «È un giocatore fuori dagli schemi che può cambiare la partita da un momento all’altro. Oggi la maggior parte dei calciatori sono fin troppo ordinati e schematici. Lui invece ha quella pazzia giusta per far saltare il banco. È un rivoluzionario del calcio».

Si dice che abbia anche un caratterino difficile. «Ha carattere, cosa per me è un pregio. Nel calcio d’oggi, zeppo di calciatori troppo educati, è importante avere della personalità per venire fuori dalle situazioni di gioco complicate».

Quest’anno però ha giocato poco rispetto a quello scorso. «Si tratta comunque di un calciatore di 21 anni. Quando arrivò a Bordeaux nel 2013 aveva già una tecnica affinata ma il suo fisico doveva svilupparsi. Gouvernnec (allenatore del Bordeaux ndr) lo ha quindi fatto allenare per migliorare dal punto di vista fisico e quindi ne ha risentito nel corso dell’ultima stagione. Ma adesso è maturo e pronto per fare bene al Napoli».

Vi sentite spesso? «Ci siamo mandati dei messaggi l’altro giorno. Ma non abbiamo parlato del Napoli. Lui è un ragazzo di cuore e so che è andato a salutare tutti i suoi amici a Bordeaux prima di partire. Ha fatto una scelta assolutamente autonoma, che io ovviamente apprezzo».

Tuttavia dovrà avere pazienza per entrare nelle rotazioni di Sarri… «Non ha altra scelta. Ci sono delle regole e lui dovrà adattarsi, anche perché entra in una realtà calcistica importante. Ma credo che abbia un potenziale enorme per spaccare le partite con delle giocate individuali. È uno di quei calciatori per i quali la gente paga il biglietto dello stadio. Se avrà pazienza potrà migliorare moltissimo ed essere utile quanto prima».

Lei ha giocato con Platini in nazionale. Ma anche contro Maradona. «Ho giocato quattro volte contro il Napoli di Diego. Due volte col Tolosa e due volte col Bordeaux, sempre in Coppa Uefa. La prima volta ci andò bene: ricordo che nel match di ritorno in casa segnai un gol e ai rigori sbagliammo sia io che Diego, ma alla fine passammo noi».

Ounas invece ha scelto l’Algeria, nonostante abbia giocato per la Francia under 20. «Ero lì al suo debutto con la maglia della Francia, quando era sconosciuto ai più. Fu la sua prima e ultima partita, ma lui diede spettacolo: realizzò il primo gol e fece un assist, il miglior modo per festeggiare il suo diciannovesimo compleanno, che cadeva proprio quel giorno».

A ventun anni qual è il futuro di Ounas? «È presto per dirlo ma io sono convinto che abbia le qualità giuste per inserirsi nel gioco del Napoli ed essere un’alternativa valida. Per me è come un figlio e so bene quanto può dare. E in una grande squadra come il Napoli può solamente crescere e migliorare».

La Redazione

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