Mihajlovic sul Napoli: «La squadra più bella della A»

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«Dopo aver affrontato la squadra più forte, ora affrontiamo la più bella. Solo il Napoli quest’anno ci ha preso a pallonate». Così il tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic, alla vigilia della sfida di campionato con i partenopei, che all’andata al San Paolo strapazzarono 5-3 i granata. «Anche loro, come la Juve, non sono imbattibili – sostiene l’allenatore granata – concedono occasioni e noi dovremo proteggere il nostro stadio».
Per il Toro non c’è più nulla da chiedere alla classifica: «Peccato, con tutti i punti persi potevamo essere a 58 insieme al Milan e lottare per le coppe» dice ancora Mihajlovic. Ma c’è sempre una classifica marcatori da continuare a inseguire con Belotti. «Lo vedo più presente di testa, non deve essere condizionato perché tornerà a fare le sue prestazioni migliori», dice dell’attaccante a digiuno da tre partite. E chissà che il «Gallo», 25 gol fino ad ora, non si sblocchi davvero contro il Napoli. «La sua è già adesso una stagione straordinaria. È un ragazzo generoso, che non si risparmia mai, ed è un piacere vederlo allenarsi. Glielo dissi dopo appena tre giorni di ritiro», dice il tecnico granata del bomber.
Belotti è una delle note positive di questa stagione, come i tanti giovani arrivati con Ventura e consacratisi con Mihajlovic. Da Zappacosta a Baselli e Benassi, giovane capitano pronto domani a riprendersi la fascia che nelle ultime partite è stata proprio di Belotti. «Perché non gioco da un po’? Contro Fiorentina e Lazio non avevo giocato bene – ammette Benassi senza giri di parole – poi sono stato fuori e chi ha giocato ha fatto molto bene. Non c’era ragione per cambiare. Ho avuto un problemino fisico, ma ora sto bene e sono a disposizione». Il centrocampista dell’Under 21 formerà un inedito centrocampo con Obi. Baselli non è al meglio e Acquah è squalificato dopo l’espulsione nel derby che ha fatto andare su tutte le furie anche Mihajlovic, anche lui espulso durante il derby con la Juventus. Al suo posto Attilio Lombardo, l’allenatore in seconda.
«Mi è andata bene, pensavo in una punizione più severa – dice Mihajlovic – Ho sbagliato, chiedo scusa e pago, anche se non ho insultato gli arbitri, come hanno invece scritto sul referto, ma ho imprecato. Mi chiedo solo come mai gli insulti che ho ricevuto allo Stadium, anche quando sono andato a vedere la partita col Monaco, non valgono…». L’allenatore del Torino si dice «orgoglioso di essere serbo e zingaro». «Non credo che gli italiani che mi hanno insultato possano dire lo stesso…». Mihajlovic, che non farà ricorso contro la squalifica, contro il Napoli chiede ai suoi giocatori di dimostrare «che sono un gruppo forte e ben definito, che non hanno bisogno di un allenatore che gli urla di mettere le palle, che non servo io per avere sempre lo stesso atteggiamento con tutti gli avversari».

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Fonte: Il Mattino

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