ESCLUSIVA – Christian Recalcati: “Il Napoli di Sarri è molto vicino al vertice. Ecco com’è nata la mia passione per i colori nerazzurri”

All'interno l'intervista al telecronista-tifoso dell'Inter

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In attesa del posticipo tra il Pescara di Zeman e la Roma si tirano le somme della giornata di campionato e si pensa già alla prossima dove tra le altre sfide c’è Inter-Napoli. I nerazzurri sono reduci dalla sconfitta contro la Fiorentina ma sono ancora in corsa per l’Europa League. Gli azzurri invece vogliono riscattare il pareggio contro il Sassuolo e puntano ancora alla seconda piazza. Ilnapolionline.com ha intervistato il telecronista tifoso dell’Inter Christian Recalcati sul momento dell’undici di Pioli e sul posticipo di San Siro.

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Prima di diventare telecronista-tifoso, hai commentato in passato anche il wrestling. Che esperienza è stata per te? “Ricordi bene, io commentai le gesta degli atleti della Wwe su Italia 1 con il collega Giacomo “Ciccio” Valenti. Fu una bella esperienza vedere campioni come Eddie Guerrero, morto molti anni fa, oppure l’Underthaker, John Cena e tanti altri. La mia passione per i colori nerazzurri così come quelli del mio amico Giacomo, mi hanno poi portato a commentare le partite dell’Inter”.

Com’è nata questa tua passione per commentare le gare dell’Inter per i canali Premium? “Sin da piccolo sono stato tifoso dell’Inter, anzi per me è come una seconda pelle, ti dirò è nata per caso. Il direttore di Telenova mi contattò e mi propose di fare il telecronista della squadra nerazzurra. Da allora da passione è diventata  lavoro commentare le partite della compagine del cuore sui canali Premium”.

Cosa pensi del momento dell’Inter, credi che in questi anni i tecnici abbiano le maggiori responsabilità o c’è dell’altro? “Quando i risultati non vengono è chiaro che anche gli allenatori hanno le loro colpe, questo è fuori discussione, ma in altri casi credo che ci siano numerosi responsabili. Ad esempio quando c’era Mancini, con una squadra non proprio competitiva, lo scorso campionato l’Inter finì al quarto posto. Quest’estate ci sono state diverse vicissitudini e il Mancio non ha fatto altro che andarsene. Un tecnico non lo mandi via agli inizi di agosto per prenderne un altro, perché cambiano le strategie sul campo e sul mercato. De Boer ha avuto difficoltà con la lingua e per il suo tipo di calcio ci voleva tempo prima di capirne le varie sfaccettature. Adesso c’è Pioli, ha iniziato bene il suo lavoro, ora mancano i risultati, ma lo reputo una persona preparata ed un uomo serio. Io credo che dopo le ultime gare, compreso quella di sabato contro la Fiorentina, fossi nel club non darei lo stipendio per sei anni alla maggior parte dei calciatori, perché hanno davvero toccato il fondo. Senza dimenticare che alcuni di questi giocatori hanno di recente rinnovato e non sono da grande squadra, con il rispetto parlato. Penso a Nagatomo che contro i viola, poteva tranquillamente mandare la palla lontano ed invece ha svirgolato ed è nata la rete dei padroni di casa. Tante situazioni negative che hanno portato alla classifica attuale e non so come ne possiamo uscire nell’immediato”.

Il Napoli di Sarri gioca davvero un bel calcio, ammirato da tutti, Europa compresa, ma non basta per vincere trofei. Secondo te cosa manca agli azzurri per fare quel definitivo salto di qualità? “Io ho visto la partita del Napoli contro il Sassuolo e devo dire che gli azzurri sul piano del gioco sono davvero in un ottimo periodo di forma. Con il tridente dei leggerini hanno trovato la giusta miscela per sostituire il partente Higuain. Si temeva che con la partenza dell’argentino la squadra potesse accusare il colpo e avere una classifica davvero complicata, ma per i partenopei sta andando più che bene. Per il vertice credo che basta poco, magari avere maggiore esperienza in certi momenti della stagione o avere un leader che prende per mano la squadra, però i partenopei li vedo sempre in crescita”.

Ti senti spesso con i colleghi telecronisti-tifosi di Premium, compreso Raffaele Auriemma che lo troverai per domenica sera in occasione della sfida alla “tua” Inter  “Raffaele e gli altri colleghi (Zampa, De Angelis, Paolino e Pellegatti), non solo li sento spesso, ma a fine gara ci stringiamo la mano e andiamo a mangiare. Durante la partita ovviamente ognuno commenta la propria squadra con l’amore e la passione che ci contraddistingue, ma dopo amici come prima. Auriemma è una persona squisita, lo ammiro molto ed è davvero  competente non solo sul calcio ma anche in altri campi. Lo vedrò domenica  sicuramente per il match di San Siro e vediamo a fine gara chi sarà allegro e chi invece dovrà raccogliere scherzosamente i cocci (ride n.d.r.)”.

Domenica sera si gioca Inter-Napoli un posticipo davvero intrigante per le rispettive squadre. Che sfida ti aspetti e come dovrà giocare l’undici di Pioli contro gli azzurri? “Da tifoso mi auguro che la squadra nerazzurra ottenga un solo risultato ovvero la vittoria, lo dico da  4 partite e non è successo, ma mi piacerebbe che stavolta giocassero davvero una grande gara. Dovremo superarci perché il Napoli la reputo una squadra forte, che sicuramente concede qualcosa agli avversari, ma noi non dovremo assolutamente ripetere la sfida contro la Fiorentina. Dovessimo giocare come contro i viola, rischieremmo l’imbarcata. Vorrei una prova d’orgoglio da parte dell’Inter, per salvare la stagione e dare un segnale davvero di forza, contro i partenopei sarà molto complicata, però sono fiducioso. A fine gara tireremo le somme”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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