Serie B, finalmente l’Avellino torna a vincere

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Avellino-Spal 1-0
AVELLINO (4-4-2): Radunovic 6,5; Gonzalez 6 Migliorini 7 Djimsiti 6,5 Perrotta 6,5; Laverone 7 (40’ st Jidayi sv) Paghera 6 (26’ st Bidaoui 6,5) Omeonga 7 D’Angelo 6; Eusepi 7 (31’ st Castaldo sv) Ardemagni 6. A disp.: Lezzerini, Verde, Belloni, Solerio, Gavazzi, Camarà. All. Novellino 7.
Falli commessi: 17
Fuorigioco fatti: 1
SPAL (3-5-2): Meret 5,5; Cremonesi 5,5 Gasparetto 6 Giani 6; Ghiglione 5,5 (34’ st Strefezza sv) Schiattarella 6 Arini 5,5 Schiavon 5 (26’ st Antenucci 5,5) Del Grosso 6; Zigoni 5 (15’ st Floccari 5,5) Finotto 5,5. A disp.: Marchegiani, Silvestri, Mora, Castagnetti, Vicari, Costa. All. Semplici 5,5.
Falli commessi: 17
Fuorigioco fatti: 3
ARBITRO: Abbattista di Molfetta 5.
Guardalinee: Zappatore e Muto.
Quarto uomo: Di Martino.
MARCATORI: 4’ st Eusepi.
AMMONITI: 18’ pt D’Angelo (A), 30’ pt Paghera (A), 2’ st Cremonesi (S) per gioco scorretto, 34’ pt Meret (S), 44’ pt Ardemagni (A) per comportamento non regolamentare.
NOTE: spettatori 6000, paganti 2185 di cui 203 ospiti (incasso non comunicato). Al 31′ st allontana dalla panchina il dg Massimiliano Taccone, al 46′ st allontanato l’allenatore Novellino. Angoli 5-4 per l’Avellino. Recupero: 0′ pt; 7′ st.
avellino
Una zampata di Umberto Eusepi, in apertura di ripresa, offre all’Avellino il vantaggio che la squadra di Novellino difenderà poi con rabbia e personalità costringendo la Spal alla seconda sconfitta di fila, la prima del 2017 lontano dalle mura amiche. Dopo cinque turni tornano al successo gli irpini, nonostante un arbitraggio ostile. Peggiore in campo indubbiamente Eugenio Abbattista, arbitro capace di fare arrabbiare pure quelli della Spal, oltre a fare spazientire il pubblico di casa e Novellino, allontanato in modo brusco dalla panchina.
DISTRAZIONE FATALE. Sbaglia molto la formazione di Semplici, anche in occasione della realizzazione che decide la partita (4′ st): c’è un rilan

Partenio
Partenio

cio sbilenco della retroguardia che favorisce l’inserimento in velocità di Migliorini, pronto a servire in profondità Eusepi che, con la freddezza dell’attaccante di razza, supera Meret in uscita festeggiando con una incontenibile gioia la sua prima rete dinanzi al pubblico amico. Privo di Lazzari (squalificato) e degli infortunati Bonifazi e Pontisso, Semplici propone una formazione inedita, per gestire il turn over dei tre turni in otto giorni, lasciando inizialmente Floccari in panchina, poi inserito dopo avere incassato il gol nel tentativo di dare smalto a un attacco che, con Finotto e Zigoni, non provoca seri pericoli alla retroguardia irpina. Novellino lascia fuori elementi che ultimamente lo avevano deluso e sceglie gente che lotta, quella che implora costantemente il popolo della curva e in campo si vedono davvero undici leoni che non mollano la presa nemmeno un attimo, senza concedere spazio né respiro agli avversari, difendendo poi con le unghie e con i denti il vantaggio di Eusepi, mettendo il massimo impegno, sorprendendo così una Spal che appare tenera nell’atteggiamento e prevedibile nel gioco.
La gara. Il primo tempo vede la Spal gestire con saggezza il gioco e rendersi insidiosa soprattutto in contropiede.

Un lungo lancio consente a Finotto di andare via in velocità, superare Gonzalez e spedire dall’out di sinistra un diagonale di pochissimo a lato. L’Avellino gestisce con altrettanta prudenza, le formazioni sembrano volersi accontentare di un pareggio ma la gara s’accende al 34′: c’è un lancio lungo di Paghera per Eusepi che subisce un contatto in area: l’arbitro lascia proseguire, negando il rigore all’attaccante che si rialza e prosegue l’azione ma non può esimersi di ammonire il portiere Meret che, alla disperata, interviene in scivolata trascinando il pallone fuori dall’area e atterrando lo stesso Eusepi. La punizione non sortisce effetti per l’Avellino. Il vantaggio arriva in avvio di ripresa e, nonostante le varie iniziative, la Spal non riesce a recuperare. Al 19′ st insidiosa conclusione di Floccari che Radunovic sventa d’istinto, poi è Finotto (41′ st) a vedersi neutralizzare un tiro pericoloso dal portiere.

Corriere dello Sport

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