Avellino-Trapani 0-0, vince la paura al Partenio

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Avellino-Trapani 0-0

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AVELLINO (3-5-2): Radunovic 6,5; Gonzalez 6,5 Djimsiti 6,5 Diallo 6; Belloni 6,5 (30’ st Soumarè sv) Gavazzi 5,5 Paghera 5,5 (13’ st Omeonga 5,5) Lasik 5,5 (20’ st Verde 5,5) Crecco 6; Ardemagni 5,5 Castaldo 5,5. A disp.: Frattali, Perrotta, D’Angelo, Mokulu, Asmah, Jidayi. All.: Toscano 5,5.
Falli commessi: 11.
Fuorigioco fatti: 2.
TRAPANI (3-5-2): Guerrieri 5,5; Casasola 6 Pagliarulo 6,5 Figliomeni 6 (18’ st Legittimo 6); Fazio 6 Coronado 6 Colombatto 5,5 Nizzetto 6 (36’ st Barillà sv) Rizzato 6; De Cenco 5,5 (27’ st Raffaello 6) Ferretti 6. A disp.: Farelli, Balasa, Citro, Visconti, Canotto, Kresic. All.: Cosmi 6.
Falli commessi: 16.
Fuorigioco fatti: 2.
ARBITRO: Serra di Torino 5,5.
Guardalinee: Gori e Rossi.
Quarto uomo: Boggi.
AMMONITI: 3’ st Paghera (A), 12’ st Coronado (T), 40’ st Diallo (A).
NOTE: spettatori 5000 circa. Angoli 6-6. Rec.: 1’ pt; 3’ st.
avellinoPaura di perdere tra due squadre bloccate nel gioco e nella testa, timorose di proporsi e di affondare il colpo, di scoprirsi e di rischiare, di offrire giocate o perlomeno idee, praticamente ancora prive di una vera identità, alla ricerca di una fisionomia al momento assai vaga. Toscano sostiene che le case non si costruiscono in una settimana, in barba allo slogan dell’omonimo gruppo che fa muovere gli immobili. Neppure si possono aspettare, però, i tempi tecnici reali richiesti per realizzare una struttura che sono almeno sette mesi… E’ un lusso che l’Avellino non può concedersi: meglio una baracca subito, possibilmente con un tetto e quattro mura stabili. Giustificazioni in abbondanza nei commenti di una gara che ha offerto un gioco prevedibile e monotono: da parte di Cosmi per le assenze di Ciaramitaro, Machin, Petkovic, Scozzarella con Citro a fare numero in panchina; mentre Toscano ha spiegato di avere voluto sperimentare alcuni elementi («se non li provi in partita, non ti rendi conto delle loro possibilità») quali Gavazzi e Paghera lasciando fuori Jidayi, Mokulu e D’Angelo, presentando per la prima volta Castaldo e Ardemagni in coppia di attacco.Us Avellino Nella ripresa, poi, il tecnico dell’Avellino ha provato a rendere la squadra più incisiva con l’inserimento di Verde che ha giostrato però a centrocampo, fin troppo distante dalla porta avversaria, perciò poco incisivo.
PIOGGIA. In una gara condizionata da un forte acquazzone, le squadre hanno pure tentato di vincere ma, contando le rare incursioni da parte degli irpini e i clamorosi errori in fase di tiro dei trapanesi, Avellino e Trapani – al netto di un buon quarto d’ora di gioco offerto dai siciliani a inizio ripresa – hanno preferito accontentarsi del pareggio, in attesa di tempi migliori. Bilancio numerico: zero conclusioni nello specchio della porta avversaria da parte dell’Avellino, un paio, invece, da parte del Trapani. Errori clamorosi in zona tiro: zero da parte degli irpini (numerosi i tentativi finiti fuori misura), uno contato invece da Cosmi che ha invitato De Cenco a spiegare pubblicamente com’è possibile trovarsi a due metri dalla porta spalancata e, su assist di Rizzato, mandare la palla fuori bersaglio.

Corriere dello Sport

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