RUBRICA – Ecco i ” Pro & Contro ” di… Udinese – Napoli

Il Napoli crolla a Udine, ecco i motivi... ma malgrado la sconfitta la stagione resta positiva.

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RIEPILOGO – Domenica amara per il Napoli, che incassa la sua quarta sconfitta a Udine. In una partita storta alla Dacia Arena, la squadra di Sarri ha un clamoroso calo psico-fisico, venendo sorpresi da un Udinese indemoniata. Non bastano agli azzurri il trentesimo gol di Gonzalo Higuain ( poi espulso per doppio giallo ) e la voglia di Insigne. La doppietta di Fernandes, e il gol di Thereau condannano gli azzurri, che scivolano a -6 dalla Juventus.

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BLACKOUT ( Contro ) – Un Napoli troppo brutto per essere vero, crolla clamorosamente a Udine, facendo vedere il peggio di se. Tutto male, la peggiore prestazioni dell’intera stagione, e giornata negativa in troppi uomini. Nessun alibi, e tutti sul banco degli imputati, perché è stato il Napoli a complicarsi la vita con i suoi errori. Gli azzurri a Udine non sono letteralmente scesi in campo, al cospetto dell’Udinese che sembrava giocasse la sua ultima partita della vita. Si sapeva che in campo non potevano giocare sempre gli stessi undici, soprattutto dopo la pausa che ha costretto i vari nazionali in voli transoceanici e quindi non al cento per cento della condizione, in più consumati della continua pressione di giocare dopo l’implacabile e mai doma Juventus, dove il Napoli da molte domenica a questa parte era chiamato a un sforzo mentale enorme.

 

RIEPILOGO: Domenica amara per il Napoli, che incassa la sua quarta sconfitta a Udine. In una partita storta alla Dacia Arena, la squadra di Sarri ha un clamoroso calo psico-fisico, venendo sorpresi da un Udinese indemoniata. Non bastano agli azzurri il trentesimo gol di Gonzalo Higuain ( poi espulso per doppio giallo ) e la voglia di Insigne. La doppietta di Fernandes, e il gol di Thereau condannano gli azzurri, che scivolano a -6 dalla Juventus.

BLACKOUT ( Contro ) –  Un Napoli troppo brutto per essere vero, crolla clamorosamente a Udine, facendo vedere il peggio di se. Tutto male, la peggiore prestazioni dell’intera stagione, e giornata negativa in troppi uomini. Nessun alibi, e tutti sul banco degli imputati, perché è stato il Napoli a complicarsi la vita con i suoi errori. Gli azzurri a Udine non sono letteralmente scesi in campo, al cospetto dell’Udinese che sembrava giocasse la sua ultima partita della vita. Si sapeva che in campo non potevano giocare sempre gli stessi undici, soprattutto dopo la pausa che ha costretto i vari nazionali in voli transoceanici e quindi non al cento per cento della condizione, in più consumati della continua pressione di giocare dopo l’implacabile e mai doma Juventus, dove il Napoli da molte domenica a questa parte era chiamato a un sforzo mentale enorme.

SI RIPARTE ( Pro ) – Difficile da mandare giù una mazzata come quella di Udine. Il Napoli scivola a -6 dalla vetta, e malgrado le restanti sette giornate di campionato, la Juventus mette le mani sull’ennesimo scudetto. Resta quanto di buono costruito quest’anno, dove a braccetto squadra e tecnico sono protagonisti di una stagione super. Che la sconfitta contro l’Udinese non getti alle ortiche una cavalcata fantastica, dove nonostante la rovinosa caduta di domenica, resta un secondo posto ( strepitoso ) da difendere con le unghie e con i denti dall’assalto della Roma. Sette finale, come twittato da Reina; il Napoli dovrà alzare la testa e chiudere in maniera dignitosa una stagione positivissima, che a dispetto della tanta delusione delle ultime ore resta straordinaria.

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