Lega Pro, il Benevento vince a Pagani dopo mezzo secolo

0

Paganese-Benevento 0-1

Factory della Comunicazione

PAGANESE (4-3-3): Marruocco 7; Dozi 5 (24′ st Esposito sv) Sirignano 6 Bocchetti 6 Della Corte 6,5 (31′ st Magri sv); Guerri 6,5 Carcione 5,5 Deli 5,5 (36′ st Vella sv); Caccavallo 6 Cunzi 5,5 Cicerelli 6,5. A disp.: Borsellini, Acampora, Palmiero, Corticchia, Cassata, Grillo, Tommasone, Parente. All.: Grassadonia.
BENEVENTO (3-4-3): Gori 6; Mattera 6 Lucioni 7 Pezzi 6,5; Melara 6 De Falco 6,5 Del Pinto 7 Lopez 6,5; Ciciretti 6,5 (19′ st Mazzeo 6) Cissé 7 (31′ st Angiulli) Marotta 6,5 (22′ st Raimondi 6). A disp.: Piscitelli, Mazzarani, Troiani, Padella, Mucciante, Vitiello. All.: Auteri.
Arbitro: Rossi di Rovigo.
Guardalinee: Angolotti e Scatragli.
Marcatore: 14′ pt Cissé.
Ammoniti: Pezzi (B), Lopez (B), Bocchetti (P), Cicerelli (P), Dozi (P), Mattera (B), Lucioni (B).
Note: spettatori 1500, circa 500 da Benevento. Angoli 3-1 per il Benevento. Recupero, pt 0′, st 5′.

E’ un successo che vale per storia e attualità. Per la prima volta il Benevento, dopo 50 anni, vince il derby a Pagani e rafforza la leadership del girone. Squadra dal doppio volto: capace per gran paganeseparte della sfida di mostrare organizzazione tattica e superiorità tecnica. Negli ultimi venti minuti, però, si è dimostrato umile per evitare di capitolare dinanzi a una Paganese priva del guizzo dei giorni migliori ma sempre in grado di restare in partita e di creare nel tratto finale della stessa un paio di pericoli per i sanniti.
Meno di un quarto d’ora dall’inizio, Cissé fa il fenomeno. Marotta gli serve palla e l’attaccante in bello stile la scaglia con un sinistro potente e preciso alle spalle di Marruocco, in modo simile all’ultimissimo Cavani di Champions tanto per intenderci. La Paganese, che con atteggiamento studiato alla perfezione da Grassadonia aveva predisposto la chiusura di ogni varco, ci mette tempo a rimodellarsi. Caccavallo è preoccupato dalle incursioni di Lopez dal lato suo, Carcione sbaglia troppi passaggi e Cunzi è impossibilitato a battersi contro la torre Lucioni sulle palle alte. L’unico pericolo del primo tempo i padroni di casa lo costruiscono al 22′: punizione di Carcione, varco per Cunzi, tiro respinto da Gori. Al 24′ il Benevento va via in clamoroso contropiede cinque contro due, ma De Falco sbaglia incredibilmente l’ultimo passaggio. Prima dell’intervallo lavoro normale per Gori su due tiri “telefonati” di Carcione e Guerri. Marrucco, invece, compie un doppio intervento straordinario al 38′: traversone da destra di Melara, prima prodezza del portiere sul colpo di testa ravvicinato di Cissé, sulla respinta c’è Marotta sulla linea di porta, Marrucco respinge ancora tra la duplice protesta di Marotta (tra reclamo di pallone entrato e di un fallo di mano in extremis di un difensore).
La reazione. Nella ripresa succede poco fino a quando il Benevento non si preoccupa delle prossima partita a breve distanza. La capolista passa da un possesso palla in scioltezza ad una ventina di

Lega pro
Lega pro

minuti con qualche brivido. Auteri, per dosare le forze, esagera nel cambiare il volto dell’attacco. Malgrado ciò i giallorossi si presentano tre volte dalle parti di Marruocco: Mazzeo scarica sul portiere (34′), Lucioni chiama in causa il numero uno al termine di bella azione personale (35′), Mazzeo vede negarsi il raddoppio ancora da super Marruocco (38′). Il Benevento, a sostituzioni fatte, fa i conti con l’infortunio di Raimondi (distorsione) e stringe i denti passando alla difesa a quattro. Deve adattarsi ad una porzione di partita diversa, fatta di nervi e non di fioretto, proprio quando sarebbero serviti in avanti gli attaccanti schierati in prima battuta, cioè quelli in grado di proporsi anche come riferimento “fisico” per la squadra alla voce lettura tattica. Forse la dimostrazione di maturità da capolista arriva in tal preciso frangente, ovvero nel contenere la sfuriata della Paganese, che in ogni caso produce qualcosa di interessante. I due tiri nel recupero da parte del reattivo Cicerelli (il migliore tra gli avanti di Grassadonia), meritevoli di miglior sorte.

Corriere dello Sport

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.