La nostra consueta rubrica internazionale dedica spazio questa volta a un difensore francese di origine togolese di fascia sinistra da molti considerato più di una promessa per la sua duttilità tattica e per il fatto di venir visto un po’ dagli osservatori come il continuatore di una serie di ottimi calciatori in quello stesso ruolo, nati in Francia, come Debuchy, Evra, Abidal, Sagna, ecc. Parliamo del ventunenne Jordan Amavi, esempio di una nuova generazione pronta a emergere, nonostante il fatto di aver debuttato a grandi livelli solo nella stagione 2013- 14, dopo un periodo nelle formazioni giovanili del Nizza. Amavi è però esploso all’attenzione degli addetti ai lavori per la continuità e la qualità del suo gioco sulla fascia e la sua popolarità e quotazione sta crescendo sensibilmente, tanto da averlo già condotto in Premier League. Jordan, difensore molto atletico ed eclettico, è l’ideale per le squadre che optano per delle caratteristiche ben chiare per quella zona del campo, schierando quattro difensoriche sanno anche fornire appoggio in fase offensiva. Questa duttilità, combinata con la solidità e senso tattico subito fece di lui un importante elemento del Nizza di Claude Puel e poi uomo di mercato. Il giovane ha fatto parecchia gavetta nella squadra e deve ancora migliorare in alcune abilità tecniche; spesso era visto come una sorta di “cavallo pazzo” sull’ala sinistra, ma certamente non ha mai perso il suo posto di titolare. Dei colleghi francesi mi avevano già segnalato questo giocatore che stava affermandosi nel Nizza. Anche militando in una formazione che stentava in campionato, lui si distingueva nel controllare l’uomo e per le puntate offensive. Addirittura vi era chi giurasse su Amavi come vice futuro del monegasco Kurzawa o del romanista Digne, osservando le movenze di questo talento che registrò ben 147 intercettazioni difensive nella prima stagione da titolare e risultando il migliore nei cinque tornei principali d’Europa. Su scala internazionale, Amavi ha giocato con la nazionale u18 e u20 e ora vuol lanciarsi nella under 21. Quest’anno ha deciso per l’esperienza inglese ed è stato ceduto per circa otto milioni all’Aston Villa, giocando con discreto rendimento e continuità ed è fra i più apprezzati calciatori della squadra di Birmingham sin dal suo arrivo. È un moderno giocatore di fascia, ha un tremendo potenziale anche offensivo oltre a coprire la fase difensiva e mostra un ottimale controllo di palla, non comune per i suoi coetanei di ruolo. Uno dei suoi nei è però rappresentato dai cross sui quali dovrà lavorare molto, così come l’eccesso di falli commessi. Però, se utilizzato in una formazione che gioca in contropiede e col possesso palla, lui può esaltarsi e divenire presto tra i migliori al mondo. C’è chi ci giura su questo.