A Marassi il Napoli di Sarri, tra certezze, dighe e joystick!

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E’ il Napoli di Sarri, quello in cui se qualcosa è cambiata (due uomini al massimo), l’ha imposto il «modernismo» d’un calendario “ingolfato”. Oggi si riparte da Marassi e si rilegge la formazione all’incontrario, lasciando che sia Higuain la certezza, un uomo che sa fare anche da sé, che è ad una sola prodezza dalle duecento reti con le squadre di club: un mostro, insomma. E’ l’ora e mezza di Higuain, l’attaccante che antepone gli interessi collettivi a quelli personali. E’ il Napoli che (ormai) ti aspetti, perché gioca a memoria, quello da quindici punti in cinque partite. Allan s’è accomodato un pochino in panchina, poi ha riacceso se stesso ed è ripartito. Il Napoli lo sistemerà al fianco di Jorginho ed Hamsik, la diga (nella quale c’è materia grigia) che sostiene il tridente Callejon-Higuain-Insigne e che fa da scudo a quei quattro che ormai sembra si muovano come se fossero guidati da un filo. O forse no, è Reina con il joystick. Un unico interrogatico, la presenza di Chiriches al fianco di Albiol, il conseguente ballottaggio del rumeno con Koulibaly, che comunque sembra un filino in vantaggio. Ma sono dettagli assai marginali, perchè quando c’è una struttura che va… Lo silegge su Il Corriere dello Sport 

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La Redazione
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