Napoli e il suo fattore K
Il calcio è una cosa semplice. Alla faccia degli schemi, dei trattati di “covercianese” e dei moduli. Il calcio è una cosa semplice. Soprattutto se in squadra hai un giocatore come Kevin De Bruyne. A Napoli lo stanno capendo in fretta un po’ tutti. Il secondo tempo della partita contro il Genoa è stata la fotografia di questo manifesto di esaltazione della semplicità. Quando dalla panchina si è alzato il belga, sul Maradona l’aria è rapidamente cambiata. Perché Kevin De Bruyne è l’ago della bilancia che in questo inizio di stagione ha praticamente quasi sempre indirizzato dalla parte degli azzurri l’andamento di una partita.
A proposito: i tre gol fin qui già segnati da Kevin sono arrivati tutti lontano dal Maradona (Reggio Emilia, Firenze e Milano), motivo per il quale il popolo azzurro sta ancora aspettando il momento per abbracciare il campione dopo una rete sotto i propri occhi. Quando è in campo lui il Napoli segna a raffica. Oramai è una certezza. Con De Bruyne in campo sono arrivate 13 delle 14 reti stagionali degli azzurri. Praticamente il 99% dei gol.
