Ha dovuto attendere 127 giorni, ma gli ultimi sette sono stati i più dolci. 127 sono quelli che dividono il 9 maggio scorso da oggi,
dall’ultima presenza con addosso ancora la maglia del Bologna all’esordio tanto atteso in azzurro. C’è voluto uno stop fortuito, quello del compagno Rrahmani per spalancare la strada, ma il calcio è anche questo. La vita è anche questo. E bisogna farsi trovare pronti quando l’occasione arriva. Lo sa anche Sam Beukema, il grande acquisto dell’estate. Il Napoli, come scrive Il Mattino, aveva due obiettivi per quel ruolo, uno era Scalvini e l’altro l’olandese. Nessuna preferenza, solo strade di mercato diverse.
Che hanno portato a Bologna. Una certezza, Sam, un calciatore capace di imporsi in Serie A con i rossoblù ma anche in Champions League, dove nell’ultimo anno ha dimostrato le sue qualità. Sono serviti oltre 30 milioni (e oltre 30 giorni di trattative) per assicurarselo. Ma il mercato ha le sue regole.
Ha un sorriso largo 36 denti da quando è arrivato. Napoli è stato il suo obiettivo per tutta l’estate e raggiungerlo ha fatto la differenza. L’olandese farà il suo debutto davanti a mamma e papà. Entrambi saranno presenti al Franchi, ma anche all’Etihad di Manchester per l’esordio Champions del Napoli.
Casa a pochi passi dal Centro Sportivo, ha sfruttato la sosta per conquistare Conte. Poi la necessità che non t’aspetti, quella dell’assenza di un compagno che spalanca le porte. E l’olandese ha seguito la sua regola: farsi trovare pronto.
Incessante da quando ha raggiunto la squadra a Dimaro per conoscere nuovi compagni e nuovo allenatore. E poi ogni giorno a Castel
Volturno, per imparare dalla difesa migliore dello scorso campionato. E quando Juan Jesus è andato in campo nelle prime due della stagione i tifosi si sono chiesti: perché non Beukema? Perché esistono delle gerarchie chiare nel calcio e soprattutto nel calcio di Conte. «Ma adesso avremo bisogno di tutti» ha spiegato ieri Antonio. E tra questi tutti c’è soprattutto Beukema, che entra in punta di piedi ma con le certezze che ha costruito nell’ultima stagione: è stato tra i migliori centrali nella costruzione del gioco offensivo (1.12 per partita) ma senza mai perdere di vista la difesa.
Via terra e via aerea: con 2,63 duelli vinti ogni volta che va in campo. Il prototipo di difensore che piace a Conte: con l’86% di passaggi riusciti in gara, anche per questo non c’è stato alcun dubbio nella trattativa con il Bologna.
Ha sposato il Napoli ma pure Napoli in queste prime settimane d’azzurro. Vivendo la città, invitando costantemente a casa sua famiglia e amici, approfittando dei pochi giorni liberi anche per concedersi le prelibatezze culinarie del posto. Ma senza mai perdere di vista il lavoro: non basta quello in campo con i compagni ogni giorno, ha scelto di farsi seguire quotidianamente da un fisioterapista – che lo segue da Rimini – e di uno chef personale per non sbagliare nulla nella fase di preparazione. Fin qui ha fatto tutto alla perfezione. Ora tocca al campo: quello in cui si è sempre espresso al meglio. Per la prima volta e poi chissà. L’olandese volante con le ali azzurre pronto a prendersi la difesa.
Fonte: Il Mattino
