Neres, che nei piani azzurri avrebbe dovuto sostituire proprio il georgiano ma che spesso è stato frenato da una serie di noie muscolari, ha riassaporato l’aria del campo e l’adrenalina della partita, entrando al posto di Politano nel momento più difficile per il Napoli, pochi minuti dopo il gol di Vasquez del definitivo 2-2 con il Grifone a Fuorigrotta. Nonostante tutto e nonostante un motore che poteva essere legittimamente arrugginito, il sudamericano ha messo subito in mostra alcuni dei pezzi migliori del suo repertorio: scatto, dribbling, accelerazioni e sopratutto quel servizio assistenza che purtroppo domenica sera non è stato sfruttato a dovere dai suoi compagni di squadra. Nella prima occasione un suo «scarico» al centro della difesa non ha trovato nessuna maglia azzurra pronta a battere a rete. Nel secondo, Billing ha calibrato male un suo preciso traversone che avrebbe meritato miglior sorte. Tant’è.
Il rammarico e l’ottimismo
Rammarico a parte c’è l’ottimismo per un rinforzo importante nello scacchiere tattico di Conte. Il tecnico leccese già a partire dall’importantissima trasferta di Parma, infatti, avrà una soluzione in più da opporre al Tardini contro l’undici di Chivu. Certamente non dall’inizio, ma sicuramente a partita in corsa probabilmente in una ipotetica staffetta con Raspadori (Jack al momento è inamovibile considerando che quando gioca titolare segna con una frequenza impressionante). Ironia della sorte, Neres fu determinante nella gara d’andata contro i ducali subentrando proprio nel finale e causando prima l’espulsione del portiere Suzuki e poi scodellando il pallone del 2-1 per la testa di Anguissa.
C’è di più. Quella fu la partita della sua esplosione dopo che aveva esordito per appena due minuti contro il Bologna sempre al Maradona. Lo stesso minutaggio che gli ha concesso Conte domenica contro il Genoa a Fuorigrotta. Cabala e suggestioni a parte, David si sta confermando un rifinitore di lusso in casa Napoli: per lui 3 reti e qualcosa come otto assist (tra campionato e coppa Italia) finora in 28 partite alla corte di Antonio Conte.