Il Napoli è una squadra costruita a copia ed immagine del suo tecnico. Probabilmente non la più forte del campionato, ma sicuramente è la più squadra. Ne scrive oggi La Gazzetta dello Sport: “Cinica e pratica, poco incline a star nel mezzo. Si lotta tutti insieme, si vince e si perde tutti insieme. E si lavora, si pedala, anche quando non si gioca. E Raspadori è un po’ il simbolo di questo nuovo spirito. Lui, che fino a fine gennaio sembrava destinato ad altri lidi per trovare quello spazio che aveva visto col contagocce nei primi mesi, si è ripreso tutto con gli interessi anche sfruttando l’emergenza. Lo ha fatto con personalità. E con i gol. Decisivo tra febbraio e marzo, quando tutto sembrava voler spegnere il sogno del Napoli. Fondamentale a Monza, quando ha acceso la luce di una squadra impaurita e smarrita, pescando la testa di McTominay per il gol vittoria che alla fine ha significato pure ritorno al primo posto. E poi decisivo ieri, ancora una volta”