Provaci ancora Scott. È la richiesta che parte dalla città, dai 50 mila e passa che domani sera riempiranno a festa il Maradona. Ma anche dai milioni di tifosi sparsi nel mondo. Scott McTominay sta diventando una sentenza, un fattore chiave nella volata scudetto. E allora, come normale che sia, anche Antonio Conte domani gli chiederà ancora una volta di guidare i suoi, trascinarli con la sua forza fisica e la sua personalità. E magari di sbloccare ancora al match, come ha abituato Napoli nelle ultime settimane. Prima con l’Empoli – dove poi è arrivata pure la sua prima doppietta italiana, unica del Napoli in questo campionato – e poi a Monza: uno stacco imperioso da tre punti. Da primo posto. Scott è un uomo in missione: centrato sull’obiettivo, infaticabile nelle sue scorribande. E devastante quando affonda. Sabato scorso ha siglato il suo nono gol in campionato, decimo in stagione: mai si era spinto così in alto nella classifica marcatori. Un centrocampista totale, che ha conquistato Napoli ma non solo. Scott ha impressionato tutti, perché come pochi sa spostare gli equilibri. E adesso ha un solo pensiero nella testa: vincere il suo primo campionato della carriera.
TUTTOCAMPISTA
IL GRAFFIO DELL’ANDATA
SOGNO
Da allora è cambiato il mondo, non la posizione del Napoli: primo era l’1 dicembre scorso, primo lo è tornato adesso, trovando nell’uovo di Pasqua la meravigliosa acrobazia di Orsolini che ha steso l’Inter, regalando a Conte e i suoi ragazzi di nuovo il primato, seppure in coabitazione con i nerazzurri. E allora eccoci al rettilineo finale di una stagione che ha rilanciato Napoli e le sue ambizioni: forse a inizio anno nessuno credeva davvero alla possibilità di poter essere in corsa per lo scudetto fino alla fine. Nessuno a parte Scott, l’uomo nuovo che ha scelto Napoli e l’Italia per coronare un sogno: “Sono qui per vincere, non per scattare foto” disse nel video di presentazione. Non erano parole frasi di circostanza. E se il Napoli è lì a lottare per il titolo, lo deve anche ai suoi gol. E al suo modo speciale di essere un trascinatore.
Fonte: Gazzetta dello Sport