Continua il processo, a Buenos Aires, per appurare le cause che provocarono la morte di Diego Armando Maradona, scomparso all’età di 60 anni il 25 novembre 2020 e che vede imputati sette operatori sanitari accusati di negligenza. Come riporta l’edizione online de La Gazzetta dello Sport, nella giornata di ieri, martedì, ha avuto luogo la testimonianza di Dalma Maradona, una delle figlie del Pibe, che ha puntato il dito contro chi avrebbe dovuto prendersi cura di suo padre in un momento a dir poco critico: “La stanza in cui stava mio padre era disgustosa: puzzava di urina, nessun essere umano avrebbe dovuto trovarsi in un posto del genere, figuriamoci mio padre in quelle condizioni di salute“.
Dalma ha poi affermato di esser stata “fregata” dall’equipe medica che avrebbe dovuto seguire l’ex fuoriclasse nelle fasi del decorso medico: “Ci promisero un ricovero domiciliare che non è mai avvenuto. Ci hanno fatto credere in qualcosa che non è mai esistito. Siamo stati ingannati nel modo più crudele, pur di sostenere quella bugia“. Il processo proseguirà nelle prossime settimane e quanto affermato dalla figlia di Maradona getta ulteriori ombre su come si svolsero i fatti.