Romelu Lukaku ha conquistato Napoli. Dopo un inizio segnato da scetticismi e difficoltà, l’attaccante belga è diventato il punto di riferimento di una squadra che sogna in grande. Con sei giornate al termine, il numero 11 azzurro è al centro del progetto e sta vivendo una delle stagioni più complete della sua carriera. Lo confermano i numeri: per la prima volta ha raggiunto la doppia cifra negli assist in un campionato (10), un traguardo mai raggiunto nemmeno nell’anno dello scudetto con l’Inter. E anche allora, con 24 reti, si era fermato a 9 assist.
Lukaku oggi è un calciatore trasformato: meno concentrato sulla prestazione individuale e sempre più prezioso per la manovra collettiva. Il Napoli cresce con lui e punta forte sul suo impatto per arrivare fino in fondo nella corsa al tricolore.
La gara contro l’Empoli ha certificato ancora una volta la sua centralità: un goal e due assist per McTominay e un’altra vittoria per gli azzurri. Le statistiche parlano chiaro: 12 gol in 12 partite diverse, tutte vinte dal Napoli. Tradotto, 36 punti su 68 portano la sua firma diretta. Soltanto Mohamed Salah in Europa può vantare una “doppia doppia” (gol + assist) simile. E in Serie A solo Mateo Retegui, con 28 partecipazioni totali tra reti e passaggi vincenti, ha fatto meglio dei 22 contributi diretti di Lukaku.
Numeri paragonabili a quelli di Kvaratskhelia nella stagione dello scudetto. L’ultimo azzurro ad aver superato quota 10 sia nei gol che negli assist era stato Dries Mertens nel 2018-19. E proprio il connazionale “Ciro” è il nuovo traguardo simbolico che Romelu vuole inseguire.
Il nuovo Lukaku si distingue anche per qualità e intelligenza tattica. È l’attaccante con più sponde riuscite del campionato e il secondo per percentuale realizzativa (23%), dietro solo a Retegui. Il tutto guidato ancora una volta da Antonio Conte, lo stesso tecnico con cui aveva raggiunto vette altissime all’Inter. Una sinergia speciale, rinata a Napoli. All’epoca lo scudetto arrivò al secondo anno. Ora, l’obiettivo è subito alla portata.
Romelu ha voluto questa sfida, si sente debitore verso Conte e il presidente De Laurentiis, e non ha intenzione di rallentare. Napoli non sarà una parentesi, ma un’esperienza che potrebbe diventare storica con la conquista dello Scudetto.