A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Roma-Napoli

Approfondimento su Roma-Napoli

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La Roma in settimana ha strappato il pass per i play off di Europa League battendo per 2-0 l’Eintracht Francoforte e ora affronterà il Porto.

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Si è giocata ieri sera alle 20:45 presso lo stadio “Olimpico” il derby del Sud tra la Roma dell’intramontabile Claudio Ranieri e il Napoli, valido per la 23° giornata di Serie A. I giallorossi nelle ultime sette gare casalinghe, tra Europa e campionato, avevano raccolto altrettanti successi a dimostrazione del lavoro pazzesco messo in essere dal tecnico dopo le macerie dei predecessori. I partenopei di Antonio Conte a loro volta stanno continuando un percorso che, come ripete spesso il tecnico salentino, nonostante sia partito da soli sei mesi sta producendo dei risultati eccezionali. La vittoria contro la Juventus della settimana scorsa è solo la punta dell’iceberg di un entusiasmo che è stato ritrovato, dopo un anno di purgatorio a tinte infernali.

Il pareggio della Roma al 92’ toglie al Napoli la possibilità di ottenere l’ottavo successo consecutivo.

Ecco, di seguito, i principali spunti del match:

  • Il tono minore: il Napoli ieri ha giocato una gara attenta (almeno per 91 minuti) facendo quanto necessario per andare in vantaggio. Il pareggio della Roma è frutto però di un abbassamento difensivo dei partenopei che era maturato già da qualche minuto. Spesso i ragazzi di Conte con questo atteggiamento sono riusciti poi a portare a casa la vittoria. A mio avviso l’errore grave è stato di non aver provato a chiudere il match e non aver pensato che i giallorossi nel finale avrebbero potuto sfruttare la freschezza dei calciatori più forti partiti dalla panchina.

 

  • La pressione di Inzaghi: ritorno sul punto. Il tecnico dell’Inter dopo il match col Napoli, con un rigore inesistente a favore fece il fenomeno sulla necessità di aiutare gli arbitri. Ieri sera, dopo essersi inventato già dei torti subiti nel recupero contro il Bologna, ha parlato di tre/quattro episodi a sfavore. Sembra stranamente nervoso e raramente coerente con le sue idee precedenti. La verità è che gli arbitri sono scarsi e i var spesso inadeguati. Ma soprattutto Inzaghi è molto furbo e con le sue parole sta provando a mettere pressione al sistema arbitrale. Magari avrebbe potuto usarne altre per spiegare ai magistrati delle pressioni subite dai capi ultra nerazzurri…

 

  • L’ansia da scudetto: alt non ci cascate al giochino che il potere mediatico ha riservato al Napoli. E’ vero la Roma al 92’ ha infranto il sogno dei partenopei di uscire vittorioso dal trittico di sfide terribili. Però bisogna essere lucidi e valutare diversi aspetti. Il più importante è che il Napoli non ha obbligo di vincere lo Scudetto perché è in ricostruzione. Inoltre, dopo questo ciclo di partite difficilissime, io ci avrei messo la firma per essere a pari punti (virtualmente) con l’Inter. Terzo e ultimo elemento, un successo a Roma avrebbe certamente aumentato l’autostima, ma non cambiato l’economia della stagione. Perché difficilmente il Napoli avrebbe potuto fare 23 vittorie consecutive e soprattutto perché i punti peseranno molto di più soprattutto da metà marzo in poi. E allora è importante ripartire sin dalla prossima con la giusta cattiveria, facendo esperienza delle distrazioni.

 

  • Le ultime 24 ore: stasera si chiude una sessione di mercato che per il Napoli è stata particolarmente complessa. Iniziata con le cessioni di Caprile (ho il timore che ci pentiremo di questa operazione nel tempo) e Folorunsho e culminata nell’addio improvviso (ma solo per i tifosi) di Kvaratskhelia. Numericamente sono arrivati i sostituti (sta arrivando pure quello del georgiano anche se probabilmente non eravamo ciò che ci aspettavamo), ma qualitativamente a mio avviso la rosa si è impoverita perchè la società (la cui gestione economica e patrimoniale per me è ECCEZIONALE) cade sempre nello stesso identico errore di strategia. Se altri club sanno che disponi di un tesoretto di 75 milioni ad ogni interesse corrisponderà un prezzo gonfiato che potrebbe ridurre numericamente gli investimenti. La soluzione non può essere “per non farmi prendere per il collo non acquisto nessuno“. Scelta erratissima perchè stai lottando per qualcosa di inaspettato e le stagioni sono tutte differenti tra loro con mille variabili, quindi non è detto che anche tra un anno ti troverai in questa posizione in una lotta che sta trasformandosi sempre più a due pretendenti. Il Napoli dovrebbe fare questo ultimissimo step di crescita imparando ad anticipare le mosse di mercato prima di incassare, soprattutto se hai dei sacrosanti paletti economici che ti rendono virtuoso. Quanto dico varrà ancora di più per la prossima estate quando tutti sapranno che entreranno ulteriori ottanta milioni dalla vendita di Osimhen e i soldi della qualificazione Champions. Vediamo infine se arriverà Comuzzo (anche solo bloccarlo per l’estate prossima sarebbe un segnale di speranza) e se arriverà questa benedetta firma sul contratto di Meret che, sia ben chiaro, da sabato è libero di firmare con chi vuole. PERCHE’ POI SI FA PRESTO A CHIAMARLI TRADITORI…

A mente fredda” è a cura di Marco Lepore

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