CdS – Atalanta-Napoli, l’analisi – Dopo il gol di Retegui sale in cattedra Neres

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Il Napoli ha battuto l’Atalanta ieri sera al Gewiss Stadium per 2-3, confermandosi al primo posto in classifica e continuando la corsa verso un obiettivo importante, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Si alza il sipario e comincia lo show. Il primo tempo è intenso: i colpi degli attaccanti e qualche errore difensivo. L’Atalanta fa quel che sa fare meglio: pressione uomo su uomo, sviluppo in ampiezza e iniziative soprattutto a destra, dove Olivera soffre Bellanova nelle due fasi. I cross, al 23’, sono 7-0. Il Napoli non riesce a uscire dal primo pressing. Lobotka resta basso, è un po’ impreciso nella regia ma ottimo nel duello con Samardzic e in fase difensiva (10 riconquiste). Fatto sta che De Roon innesca il vantaggio dei suoi, splendido, di Retegui (14 gol). Da centravanti vero. Tra una pressione molle di Anguissa e un pasticcio Rrahmani-Di Lorenzo in area. È il 16’, l’incubo dell’andata si materializza. Ma poi sale in cattedra Neres: i campioni sono tali perché fanno la differenza e lui, approfittando della prima amnesia della Dea, manda in bambola Bellanova e Djimsiti e ispira il pareggio di Politano. Un elettroshock: il Napoli aumenta l’aggressività e riparte soprattutto sulle fasce stordendo la Dea. Stanca, quasi svuotata dopo tanta intensità. Le mezzali del Napoli, invece, crescono: è da una pressione altissima di Anguissa su Ederson – il simbolo di un duello stravinto – che nasce il bis di uno straripante McT. Ma ancora una volta, Neres è geniale: un tacco no-look che sa di ginga brasilana a innescare l’assist di Frank per lo scozzese. Uno spettacolo: l’erede di Kvara è in casa”.

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