A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Torino-Napoli

Approfondimento su Torino-Napoli

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Torino e Napoli, dopo il 3-0 granata di ieri in casa, adesso sono separate in classifica da appena un punto.

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Una gara a senso unico quella giocata ieri pomeriggio allo stadio “Olimpico Grande Torino” tra i padroni di casa granata e un Napoli sempre più disagiato e in difficoltà. Non poteva che terminare con un netto e meritatissimo tre a zero per i ragazzi di Juric.

Ecco, di seguito, i principali spunti del match:

  • Il derby salvezza: se a qualcuno non fosse chiaro ancora provo a rispiegarlo meglio. Il Napoli attualmente è una squadra ferma, anzi paralizzata, nella testa e nelle gambe non in grado di fare male. Questa è una situazione davvero pericolosa perché la media punti nella gestione Mazzarri è di 1 a partita. E il dato peggiore riguarda il trend di questa squadra che ormai non segna da quattro gare consecutive (Frosinone in Coppa compreso). Bisogna essere preoccupati tantissimo perché servono tredici maledettissimi punti da fare al più presto per salvare la categoria e programmare (si spera!) il futuro. Sabato prossimo contro la Salernitana senza se e senza ma bisogna portarne a casa tre punti vitali per evitare delle inutili tensioni e paure. CHI NON HA ANCORA CAPITO CHE L’OBIETTIVO IMMEDIATO E’ METTERSI AL RIPARO DA SORPRESE NON VUOLE AFFATTO BENE ALLA SQUADRA.

 

  • La coppia di scorta: oggi è il giorno giusto per il sottoscritto per crearsi ulteriori nemici e fare antipatia a qualcuno in più. E allora senza peli sulla lingua ne’ giri di parole diciamolo una volta per tutte: la coppia Rrhamani-Juan Jesus è forse la peggiore in assoluto della serie A. Arrivati entrambi a Napoli coi galloni rispettivamente di prima e seconda riserva, si sono ritrovati piano piano a scalare con merito gerarchie. Ma i nodi vengono sempre al pettine purtroppo e ieri a Torino e’ stata certificata ancora una volta (l’ennesima) l’inadeguatezza del duo.Lenti, non reattivi, spesso in ritardo nel gioco aereo e non in grado di impostare il gioco, quando chiamati in causa sono l’esempio al contrario della sinergia. Meriterebbero di stare seduti in panca per un po’ se magari prima del 2029 arrivasse il tanto sognato difensore…

 

  • Da Torino a Torino: era il 19 marzo scorso quando il Napoli si era imposto con un 4-0 esterno facendo luccicare gli occhi di tutti gli addetti ai lavori. Va detto che dopo la sosta i partenopei iniziarono un processo rapido di “normalizzazione” che li porterà a perdere tantissimi punti per strada e a mancare una storica qualificazione alle semifinali di Champions. Da lì in poi anche la gestione Spalletti evidenziò delle crepe negli ultimi due mesi di stagione con una squadra che aveva ormai finito la benzina. Quella vista ieri però, a distanza di dieci mesi, è stato uno schieramento senza ne’ testa ne’ coda. Pacioccona nella gestione del pallone, priva di voglia di alzare il ritmo, e con collocamento tattico in campo frutto più del caso che di principi calcistici chiari. La parola “schema” sembra antica e ostica come una traduzione in latino per gli studenti al liceo e i calci d’angolo battuti senza mai provare a sorprendere l’avversario ma con semplici palle buttate nella mischia. Quando succede questo sulla graticola ci finiscono proprio tutti.

 

  • Il depauperamento: è una stagione dove non funziona davvero nulla (secondo me anche le docce vanno a tratti) e questo fa davvero male. Già perché la rosa del Napoli sembra giorno dopo giorno perdere valore e risultare di livello medio basso. Pensiamo a Cajuste, calciatore giovane che ha fatto intravedere qualità importanti. Bene, il ragazzo visto ieri farebbe fatica a trovare una maglia da titolare in un club di basso livello di serie B.  Nessuna capacità di impostare il gioco e grosse difficoltà nel fare filtro. Visto così sembrerebbe un “bidone” e invece sono sicuro che sotto un’attenta guida tecnica, con tanto di insegnamento dei movimenti giusti, staremmo facendo i complimenti allo Scouting del Napoli per l’ennesimo colpo. L’ennesima follia di un’estate scellerata e la cosa brutta che manca un intero girone di ritorno ancora…

 

Articolo a cura di Marco Lepore

 

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