Mettere in campo Ibra è segno di difficoltà, così la pensa l’ex Gianni Improta

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Gianni Improta, dirigente sportivo ed ex calciatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live, condotto da Emanuela Castelli, sulle frequenze di Radio Marte:

Factory della Comunicazione

“Luciano Spalletti è uno dei migliori allenatori in circolazione. Lo ha sempre dimostrato, proponendo un calcio efficace, migliorando i singoli e di riflesso il collettivo  che ha a disposizione. Carattere diretto, incisivo, che produce risultati importanti: in passato l’ho benevolmente bacchettato, inducendolo a fare ciò che sa fare molto bene come allenatore, piuttosto che entrare in questioni di comunicazione, che sono di pertinenza altrui. Certo, le sue parole ai giovani, l’esortazione allo studio sono stati dei passaggi encomiabili. Spalletti ha lavorato sulla testa oltreché sulla tecnica dei calciatori. È un grande conoscitore di calcio. I risultati positivi, poi, aiutano e rendono più efficace il lavoro, dando fiducia ai calciatori ed inducendoli ad affidarsi completamente all’allenatore. Lavorare sulle vittorie rende l’insegnamento più semplice ed incisivo. I metodi di Spalletti si stanno imponendo all’attenzione di Italia, Europa e di tutto il mondo, infatti ora si parla del Napoli in tutto il mondo. Napoli-Milan?  Il Napoli di quest’anno ha dimostrato tutto il bello che si può incontrare in una partita di calcio. Sa soffrire, sa superare i momenti difficili e piegare tutti gli avversari. Il Milan è sfavorito, perché gli ultimi incontri hanno mostrato i rossoneri in affanno, in uno stato di involuzione, a differenza del Napoli che sembra in continua crescita. Prova delle difficoltà del Milan è la necessità di ricorrere ad Ibrahimovic che, senza nulla togliere al calciatore, ha oltre 40 anni”.
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