Napoli, oltre. Il caso più eclatante è quello di Ghoulam. Non ha mai negato legame con l’azzurro. Sui social ha spiegato: «Vincere solo sul campo è difficile. Non invidio nessuno: la squadra e la città di Napoli ti restano dentro, va oltre il calcio». Ma il suo pensiero è quello di molti ex. Albiol: «Che emozione il Napoli primo. Speriamo possano festeggiare lo scudetto dopo 33 anni, sarebbe pazzesco e lo meriterebbero» dice dalla Spagna. Con lui, in difesa, anche Hysaj: «Di quegli anni ho un ricordo splendido, spero possano festeggiare ora». Tutti, in questi mesi, hanno esaltato gli azzurri: «Sono felice per i miei vecchi compagni. La squadra, la tifoseria e la città meritano senza dubbio lo scudetto» aveva detto Insigne qualche settimana fa. «Non mi aspettavo questo rendimento. Non so se è il Napoli più forte dell’era De Laurentiis, ma la società sta facendo un grandissimo lavoro» aveva detto Hamsik a Natale. Koulibaly aveva sottolineato: «Onestamente non immaginavo tutto questo, ma sono molto felice». E poi la benedizione: «Ora non hanno più bisogno di me». Mertens: «Già l’anno scorso ci siamo andati molto vicini: peccato per quella partita in casa persa contro il Milan. Se avessimo vinto». Il belga ha fatto sua tutta la scaramanzia: «Non si dice ancora». Lui casa a Napoli l’ha conservata. E se in primavera dovesse affacciarsi di nuovo a Posillipo, potrebbe godersi un lungomare più azzurro che mai.
Il Mattino