L’ex Presidente della Salernitana Aniello Aliberti: “Napoli/Juve non si doveva giocare non solo quella gara”

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 Aniello Aliberti è intervenuto a Radio Marte in Forza Napoli Sempre condotto da Gianluca Gifuni

 

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«Credo che quanto accaduto in questi giorni alla Salernitana sia frutto dell’inesperienza, ma in senso positivo. Il presidente è giovane, arrivato da poco, ed è dotato di grande entusiasmo: può succedere. Ma sicuramente non avrà bisogno di moltissimo tempo per sistemare tutto. Si viene da una gestione un po’ disastrata dell’anno precedente, da una salvezza presa per i capelli. La ricostruzione richiede tempo. C’è bisogno di pazienza. Il presidente del Napoli, pur non conoscendolo di persona, non mi è molto simpatico. Gradirei che fosse più riconoscente al Calcio Napoli che gli ha dato grande notorietà nonché, credo, grossi benefici economici. Il “baraccone” del calcio italiano degli ultimi 20 anni è tecnicamente fallito. Purtroppo assistiamo ad una sceneggiata che prende in giro i tifosi. Una partita come Napoli-Juve non si sarebbe dovuta disputare perché la società bianconera, secondo il mio modesto parere, non era iscrivibile. I regolamenti ci sono ma non si fanno rispettare o vengono fatti rispettare solo ad alcuni e ad altri no. Sul match di sabato dico solo che sarei felicissimo se il Napoli vincesse lo scudetto e la Salernitana si salvasse con tranquillità. Per la Salernitana la partita di Coppa Italia tra Napoli e Cremonese ha trasmesso due brutte notizie: la prima è che il Napoli verrà a Salerno agguerritissimo data la sconfitta. La seconda è che la Cremonese gioca al calcio e, con Ballardini alla guida, potrebbe essere un avversario scomodo in chiave salvezza».

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