Spalletti fa il pompiere: «Stavolta non ho visto la qualità di sempre»

«CONTRO DI NOI TUTTI DANNO IL DOPPIO CHI CI BATTERÀ VERRÀ ANCHE PREMIATO COMPLIMENTI AI MIEI PER IL FILOTTO»

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Nessuno è capace di mettere pensieri al Napoli di Spalletti, troppo per chiunque, smisurato e dunque fuori registro, fuori sintonia per il nostro campionato. Gioca già nella Super Lega, in un torneo al quale è iscritto solo lui e solo lui vince. Il Napoli è una presenza del terrore per il Sassuolo e tutti gli altri, sembra uscito dalla mente di Stephen King.

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Spalletti, che gara è stata?
«Abbiamo concesso troppo al Sassuolo. Abbiamo fatto gol subito, poi può darsi che sia fisiologico ma non ho visto la puntualità di sempre. Vero che abbiamo avuto in ogni momento la partita in pugno, ma non ho visto la stessa qualità di altre volte. Però ai miei devo fare i complimenti per questo filotto, per queste 13 vittorie consecutive».
C’è qualcosa che la rende orgoglios0?
«È un gruppo di veri professionisti che si divertono ma nel divertimento non perdono mai di vista che l’obiettivo resta sempre la vittoria».
Kvara in cosa può crescere ancora?
«È perfetto, sa fare tutto. Ha rincorso il suo avversario, facendo bene la posizione sotto-palla. A volte gli attaccanti non danno importanza a un contrasto vinto… ma lui sì».
Lei si sente sottovalutato nel suo lavoro?
«Ognuno in fondo merita quello che ha dimostrato. C’è chi usufruisce di una stampa peggiore o migliore, dipende dai rapporti che uno ha con la stampa. Io non ho tempo disponibile fuori dall’allenamento…».
Bergamo che trasferta è?
«Molto difficile. Se riusciamo a fare risultato là sarà importante, perché lì riescono in pochi a non perdere. E bisognerà essere più bravi di altre volte».
Ma questi due terzini quanto la stupiscono?
«Mario Rui è un professore nello scardinare i ruoli, nel creare imbarazzo agli avversari. E poi lui gioca dove uno va e non dove uno è. E Di Lorenzo, in più a Mario Rui, ha delle cosce giganti, ha un fisico da cubo. È un capitano perfetto, come interesse alla squadra e al suo assieme è quello che riesce a gestire ogni cosa. Erede perfetto di un ex capitano come Koulibaly (doveva esserlo capitano Kk, se non fosse andato al Chelsea, ndr)».
Pensa che Osimhen oltre a far gol possa diventare anche leader?
«Sta facendo bei passi avanti, i margini di crescita sono evidenti: sul primo gol ha agganciato il pallone in area, ha fatto una spaccata da ballerina. È stato veloce e preciso. Poi non si è levato per tre volte la maglia, perché magari voleva farlo...».
Ha più volte applaudito la squadra anche ieri?
«Faccio gli applausi perché alle squadre che fermeranno il Napoli gli danno pure l’Oscar. Quindi non è mai semplice per noi. Oltre a vincere, alla squadra che ci batterà gli daranno un premio in più. Contro di noi, ovviamente, tutti danno il doppio. E quindi, bisogna essere bravi il doppio della volta prima per vincere. La rosa è forte».
Si risente la vecchia canzone abbiamo un sogno del cuore. Orgoglioso?
«Sappiamo che cantano bene questa canzone. Andare sotto la curva, sentire il sentimento che la città ha per questo gioco, ci dà una grande emozione. Si vince, proprio per andare a vivere queste sensazioni a fine partita».
Sofferto più di altre volte con il Sassuolo?
«Vero, è una squadra che ci somiglia molto e può rendere la vita difficile a tutti. In alcuni momenti siamo stati lenti, poco precisi, senza la forza giusta. Però tutto questo ci ha permesso di far vedere che portiere è Meret».
Dice Klopp che siete la squadra più in forma al mondo.
«Sento che chi dice queste cose qui non vuole crearci un vantaggio. Si passa ad avere una pressione addosso ingiustificata come fa chi scrive che a Roma non si poteva non vincere. Non è vero: e chi lo fa non vuole il bene del Napoli».

Fonte: Il Mattino

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