CdS – Italia, i talenti vanno via: le falle dei contratti da professionista

La mancanza di contratti di pre-formazione hanno portato a una vera e propria fuga di talenti

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Il Corriere dello Sport ha osservato come in Italia, a livello calcistico, ci sia un grande problema: un contratto da professionista può essere firmato solo a 16 anni. Come risultato molti club italiani hanno perso dei talenti interessanti del proprio vivaio: l’Atalanta ha salutato Ndour (2004), la Sampdoria Mane (2005) e la Juventus Pisano (2006). Destinazioni: Benfica, Bayer Monaco, Borussia Dortmund. Prima di loro l’Inter aveva salutato quel Wilfried Gnonto al centro di tanto interesse dopo la prestazione contro la Germania. Il problema può essere risolto con un contratto di pre-formazione al compimento del quindicesimo anno di età, come previsto dalle altre Federazioni calcistiche europee. Un provvedimento che serve per cercare di rivitalizzare e reinvestire nei vivai italiani.

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Fonte: Corriere dello Sport

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