Analisi A. Pisciotta – Venezia-Napoli: vittoria e secondo posto conquistati

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Analisi sui goal fatti del Napoli nella ventriquattresima partita di Serie A; contro il Venezia giocata il 6 febbraio alle 15.00 allo Stadio Pier Luigi Penzo” di Venezia.

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Primo Goal – Osimhen al 59′ (0-1)

Analizzando quelli che sono gli aspetti studiati sulla partita si vede (figura 1), la posizione insolita di Insigne; il quale sappiamo che di testa non è il migliore, ma è lì al centro area; così facendo permette a Mario Rui di alzarsi per offendere. E’ proprio la posizione di Insigne che “rompe” la difesa del Venezia, in quanto il marcatore di Osimhen, si trova in difficoltà su chi dei due prendere. La scelta di Politano di mettere palla lì sul secondo palo è studiata proprio dalla posizione di Insigne; infatti c’era anche la possibilità che il cross se fosse più esterno ci fosse stato Mario Rui. Il movimento di Insigne (figura 2), fa capire quanto sia stato determinante lui con quella posizione, infatti non ci prova minimamente ad andare a colpire di testa; bensì resta in posizione aspettando l’eventuale seconda palla.

Secondo Goal – Petagna al 90’+9′ (0-2)

Secondo goal che arriva in contropiede a partita ormai finita, Mertens passa subito palla a Petagna (figura 3), e si sovrappone a lui. In un 3 contro 2 difensori, i difendenti possono solo indietreggiare fino al limite dell’area dove dovranno scegliere come contrastare gli avversari. Ma nel portare palla Petagna ha due chance di passaggi; ovvero a destra lo segue Ruiz; mentre a sinistra c’è la sovrapposizione di Mertens. L’attaccante azzurro, decide di premiare “CiroMertens (figura 4), ma il tiro non è dei migliori; nè tantomeno la respinta del portiere (figura 5) avversario il quale permette al “gigante buono“, Petagna, di insaccare e festeggiare.

Conclusione dell’analisi

E’ stato un Napoli che ha aspettato la partita ed il momento buono per colpire; con la convinzione dei propri mezzi ed uomini, Spalletti, ha fatto il salto di qualità mentale che si aspettava dalla squadra. Infatti c’era la voglia e la determinazione di vincere la partita, ma non forzando e rischiando, ma aspettando il momento propizio in cui l’avversario lasciasse qualche spiraglio. O nel caso, Spalletti, poteva fare affidamento alla voglia di ritornare subito al goal di Osimhen, o con qualche giocata di qualche singolo.

La vittoria porta la squadra ad 1 punto dalla vetta, seppur con l’Inter che deve recuperare una partita; ma soprattutto con lo scontro diretto di sabato 12 febbraio allo Stadio Maradona, dove l’Inter arriverà con una partita in più sulle gambe, in quanto in settimana c’è anche il turno di Coppa Italia; mentre gli azzurri vedranno il ritorno di Anguissa e del Campione d’Africa, Koulibaly. L’organico sembrerebbe essersi messo al completo, ora c’è da fare un bel ruolino di marcia, considerando il mese di febbraio alquanto particolare con le partite che ci sono.

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Analisi a cura di Antonio Pisciotta
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