Massimiliano Gallo, (Il Napolista): “Si tifa a prescindere dai risultati”

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A Punto Nuovo Sport Show, Massimiliano Gallo, direttore de’ Il Napolista:

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“Tifo? È finito tutto da molto tempo, è una finzione che ancora resiste perché Napoli è la capitale internazionale del luogo comune. In genere la partita a Napoli ha grandi spettatori perché ci sono tanti tifosi che vengono da fuori, i napoletani allo stadio sono il 4-5% della popolazione. Solitamente a Natale quando c’è la partita lo stadio è pieno perché sono tutti quelli che vengono da fuori. C’è una spaccatura evidente tra i napoletani che sono convinti che il Napoli sia l’ombelico del mondo, tutto il mondo guardi Napoli, e quelli che invece vivono nel mondo normale dove c’è l’economia di mercato, dove chi è più bravo va avanti. A Napoli non c’è più l’attaccamento degli anni di Maradona: lì non andare allo stadio sarebbe stato un affronto. La soluzione non è aspettare l’addio di De Laurentiis, ma avere una squadra internazionale che deve giocare in giro per l’Italia, per il mondo. Creare una seconda squadra da chiamare ‘Napoli Siamo Noi’. Il Napoli dovrebbe essere una società internazionale. La piazza di Napoli non è rappresentativa dei napoletani. Secondo me il tifo con i risultati non c’entra nulla. Parliamo di una squadra che non ha mai avuto livelli altissimi. Poi si tifa a prescindere dai risultati. A Napoli avrebbero crocifisso Mourinho, mentre a Roma vanno allo stadio perché sono orgogliosi di avere Mourinho in panchina. Il Fulham non è in Premier League ma lo stadio è pieno. Si va allo stadio per tifo non per i risultati”.

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