A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Sampdoria

Approfondimento su Napoli-Sampdoria

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Napoli-Sampdoria: Luciano Spalletti spera di riuscire a recuperare qualche giocatore in vista dei continui e ravvicinati impegni di gennaio.

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Si è giocata ieri pomeriggio alle 16:30 allo stadio “Diego Armando Maradona” la sfida Napoli-Sampdoria, valida per la 21° giornata del campionato di serie A. La partita termina col punteggio di 1-0 per i partenopei di Luciano Spalletti, grazie alla splendida rete di Andrea Petagna al 43′ del primo tempo.

Ecco i principali spunti del match:

  • Il canovaccio: lo ammetto dopo i primi trenta-trentacinque minuti ho rivisto gli stessi fantasmi delle sfide contro Empoli e Spezia, sensazioni che a un certo punto si sono trasformate in incubo quando Juan Jesus si è visto annullare il gol del vantaggio per un fuorigioco millimetrico (esattamente come contro i toscani). Invece il Napoli, ancora una volta rimaneggiatissimo, è riuscito a comandare il match per larghi tratti cambiando il trend delle ultime sfide casalinghe. Tre punti preziosissimi che in chiave Champions contano tantissimo e danno morale a un gruppo gagliardo.

 

  • La corsa pandemica: con buona pace dei No Vax, personalmente ho tanto timore e rispetto di questa terribile pandemia chiamata Covid. E che questo virus stia infestando tutto il mondo lo si è visto benissimo in casa Napoli, visto che da fine dicembre ha veramente falcidiato tantissimi calciatori partenopei. Non parliamo solo del focolaio recente che ha colpito in ordine sparso Insigne, Meret, Malcuit, Mario Rui, Zielinski e persino Spalletti, perchè qui l’accanimento della malasorte è stato feroce beccando anche Fabian Ruiz in Spagna, Elmas in Macedonia, Lozano in Messico, Osimhen in Nigeria e persino Koulibaly impegnato in coppa D’Africa. Ma non ditelo mai ad Allegri che, mentre citava i quattro titolari del Napoli mancanti, purtroppo deve fare i conti con la pesantissima assenza del terzo portiere Pinsoglio

 

  • La vera preoccupazione: Napoli-Sampdoria è stata una sfida caratterizzata dal grandissimo possesso palla dei ragazzi di Luciano Spalletti con i blucerchiati che hanno provato a incidere in contropiede, senza tuttavia trovare grandi spiragli. Gli azzurri in questa fase di assoluta emergenza stanno palesando una grandissima difficoltà a centrare la porta, ieri  ad esempio c’è voluta una prodezza volante di Petagna per sbloccare il match. Non tutto può essere giustificato dall’assenza di calciatori perchè tre reti all’attivo nelle ultime cinque gare giocate dicono di una sterilità offensiva che è sotto gli occhi di chi guarda le partite. Serve recuperare quella qualità di manovra (ieri per larghi tratti del primo tempo c’è stato un fraseggio orizzontale) per scardinare le difese avversarie.

 

  • Il bollettino: in questo periodo recuperare anche solo uno due ragazzi per mister Spalletti significa poter ampliare le rotazioni in corso d’opera, soprattutto quando si entra negli ultimi trenta minuti di gioco e le squadre palesano stanchezza. E allora ecco che sembra oro colato il ritorno di Fabian Ruiz e l’innesto di Tuanzebe, arrivato all’ombra del Vesuvio da meno di quarantotto ore e schierato in campo negli ultimi minuti per far rifiatare Ghoulam. Non solo questi due ragazzi perchè la terza buona notizia è la crescita anche di Demme che sta tornando ai suoi livelli e può dare un fortissimo contributo alla causa azzurra.

 

  • Il Var acceso: senza voler creare alcuna polemica arbitrale ad ogni costo, sinceramente qualcuno mi deve spiegare nell’occasione della rete di Petagna cosa stava controllando il Var per oltre un minuto? Ho cercato l’intero pomeriggio a capire precisamente il signor Abisso dalla sala di Lissone cosa potesse aver visto che i diecimila del Maradona e i ventidue in campo non avessero individuato. Non certo un fuorigioco o un fallo in attacco, sicuramente la scelta di una ricerca cervellotica del pelo nell’uovo rischia di innescare polemiche infinite e fastidiose. Come si dice in questi casi il potere logora chi non ce l’ha…

Articolo a cura di Marco Lepore

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