Jorginho, la Spagna nel suo destino: “Un respiro e l’ho buttata dentro!”

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Jorginho realizza il rigore con la solita freddezza glaciale, il quinto degli azzurri nella serie dal dischetto dopo i tempi supplementari chiusi sull’1-1, quello decisivo contro la Spagna. L’ex centrocampista del Napoli regala la finale all’Italia degli Europei segnando l’ultimo penalty e lo calcia con la solita calma, come se si trattasse di un allenamento. «L’ultimo rigore? Quando calci senti che è finita, ma in quel momento ho cercato di dimenticare quello che c’era intorno. Ho respirato per essere più calmo e ho fatto quello che ho sempre fatto», ha detto nel post partita.
La Spagna nel suo destino, contro le Furie Rosse fece il suo esordio nella nazionale azzurra, era l’Italia di Conte che pareggiò 1-1 in amichevole a Udine il 24 marzo del 2016, partita in cui andò a segno per gli azzurri Lorenzo Insigne. E ora sono 34 le presenze con l’Italia, la più grossa delusione fu lo 0-0 contro la Svezia al Meazza del 13 novembre 2017, un pari che decretò l’esclusione dell’Italia di Ventura dai mondiali 2018. Poi è diventato un punto fermo di Mancini che lo ha schierato titolare fin dalla prima amichevole contro l’Arabia Saudita e segando i suo primo gol, su calcio di rigore in Nations League nell’1-1 contro la Polonia. E in questi Europei ha sempre giocato da titolare: non semplice la serata contro la Spagna anche per i centrocampisti ma Jorginho ha lottato e stretto i denti e soprattutto ha lasciato il segno nel momento decisivo lanciando proprio lui gli azzurri nella finale degli Europei. «Bellissimo. Sofferta contro una grande squadra che ci ha fatto correre ma si sapeva. Ci abbiamo creduto fino in fondo e abbiamo meritato di vincere», ha spiegato. R. Ventre (Il Mattino)

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