Ilario Pensosi (direttore sportivo): “Giuntoli e Pompilio? Un binomio vincente”
All'interno l'intervista al d.s. Ilario Pensosi
Ieri è intervenuto ai microfoni de Ilnapolionline.com, Ilario Pensosi, direttore sportivo, vista la sua vasta esperienza come direttore sportivo e docente di educazione fisica, il giornale web gli ha posto numerose domande alle quali il direttore ha risposto con estrema precisione.
Lei in passato ha collaborato con Pompilio, ora braccio destro del d.s. del Napoli Giuntoli. Ce ne parleresti di entrambi dentro e fuori dal contesto lavorativo? “Io sono stato studente all’ Università di Urbino della Facoltà di Scienze motorie e Sportive di cui Pompilio era mio professore e l’ ho conosciuto li. Allora svolgeva l’ incarico di professore e avvocato sportivo ed era molto proiettato e radicalizzato nel calcio. Ha subito il suo cambiamento calcistico quando è diventato Direttore sportivo del Fano e ha realizzato un egregio lavoro , contribuendo al fano un vero successo. Allora possedeva già competenze manageriali , normative e di scouting. Il suo incontro con Giuntoli ha incrementato il suo rapporto con il calcio sia in termini di qualità che di ruoli. Giuntoli si è appoggiato interamente a lui nello scouting e ricerca calciatori , tale da essere un binomio vincente.Giuntoli non lo conosco personalmente, ma reputo al momento nei vertici di direttore sportivo italiani e europeo. È partito dal Carpi ed è cresciuto progressivamente, anche perché possiede uno staff notevole , che ha costruito e amalgamato. E lo ha portato in qualsiasi squadra di cui è approdato . Al momento le nuove generazioni di ds si ispirano a lui come carriera per il suo stile, concezione e filosofia di calcio”.
“Non ho avuto problemi con il covid-19 , ma vivendo a Milano, ancora oggi il problema è reale e complicato, con una risoluzione molto lontana. Ha sconvolto e distrutto la popolazione italiana, trentamila morti, non è difficile dimenticarli, ne ripartire. L’ impatto economico è reale e evidente, e la ripresa sarà duratura e lenta. Siamo un grande popolo, risollevandosi da qualsiasi sciagura. Ripartiremo e ritorneremo ai nostri allori e virtù che primeggiano nella storia e nel mondo.”
Intervista a cura di Gianpaolo Volpicelli