Segnali di ripresa dalla Spagna: La Liga ci spera, anche se il Barça…

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Il ministro della salute, Salvador Illa, frena, ma la Spagna del pallone rimane convinta che la ripresa, ormai, sia davvero all’orizzonte, nonostante le ultime riserve del Barça e di qualche altro club. A partire da ieri, dopo sei settimane di attesa, i minori di 14 anni hanno potuto finalmente rimettere il naso fuori dalle loro case. Solo un’oretta, in spazi aperti, ma è già un segnale.

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E in effetti, anche i numeri invitano a un moderato ottimismo. Nelle ultime ventiquattr’ore si sono registrati 288 decessi, il dato più basso degli ultimi 37 giorni, e il premier Pedro Sanchez si è azzardato ad annunciare che, a partire da sabato prossimo, ci saranno ulteriori aperture.

Saranno consentite le passeggiate e lo sport all’aria aperta. Quest’ultima misura, almeno secondo Javier Tebas, dovrebbe coincidere con la riapertura delle cittadelle sportive. Ma, ovviamente, ci vuole l’ok delle autorità sanitarie, che per ora continuano a seguire la via della prudenza. Una volta arrivato il definitivo via libera, però, non ci saranno più appigli per chi non vuol giocare, il mantra del numero uno della Legacalcio iberica. Tra gli scettici ci sarebbe il Barça, almeno secondo quanto riportano i media catalani, a cominciare dal quotidiano Sport. Fonte: CdS

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