CdS – Il Napoli ha deciso per un unico top player chiamato continuità

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Lo riconosci, è il suo calcio. Ha un’ identità visiva solida e riconoscibile. Quello che Sarri ha fatto nei suoi primi due anni di Napoli è stato riscrivere l’estetica del gioco in un calcio postmoderno travolto dalla frenesia dell’acquisto e dalla perenne tentazione del cambiamento. Per migliorare la sua squadra, spiegò Sarri al Corriere dello Sport-Stadio, ci sarebbe un solo modo: ricorrere a top player da cento milioni di euro. Ma non è questa la filosofia del club di De Laurentiis, che porta avanti l’idea di un calcio sostenibile, fatto di programmazione e di investimenti mirati. Quest’anno intorno è accaduto di tutto: la Juve che prende Douglas Costa ma cede Bonucci a un Milan che fa follie e continuerà; la Roma che vede e compra, passando per un cambio in panchina come del resto l’Inter, che deve ancora accontentare Spalletti. Ecco la differenza nelle strategie di questa estate: gli altri comprano ma cambiano, il Napoli invece aggiunge volti nuovi pensando al futuro avendo prima di tutto confermato tutti i big. Il gioco è la sua certezza, la continuità il suo top player. (CDS)

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