Sibilia ed i “dilettanti”: “Non comparse, ma protagonisti. La Lega accanto alle famiglie e attiva sui territori”

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Cosimo Sibilia sarà, presumibilmente, il candidato unico alla presidenza della Lega nazionale dilettanti. Da tutti i dipartimenti femminili, le regioni, il calcio a cinque si voterà l’attuale commissario straordinario della Figc regionale e presidente del Coni campano. A Il Mattino…

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Presidente in pectore, ci siamo? «Avere un simile riconoscimento fa piacere, inutile negarlo. Vengo dal calcio e credo che il lavoro svolto da me e dal mio staff al Comitato campano durante la gestione commissariale abbia dato i frutti sperati».
Quali? «La Campania, rispetto all’inizio della fase commissariale, vive ora una situazione di maggiore tranquillità. Dal punto di vista finanziario, dei tesseramenti e dei campionati. Quando abbiamo cominciato, il mio staff che ringrazio per la professionalità e l’abnegazione dimostrata ed io, c’era una situazione da far tremare i polsi. Ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo fatto ciò che c’era da fare».
Cosa? «Siamo andati sui territori, abbiamo fatto riunioni su riunioni incontrando tutti i presidenti. Hanno capito che eravamo dalla loro parte. Il campionato si è così concluso in maniera pacifica. Allo stesso modo è cominciata la nuova stagione. Abbiamo seicento società in un periodo di crisi per tutti. Non ci sono più presidenti ostaggio».
Quando si concluderà la fase commissariale? «La scadenza naturale è il 30 giugno 2017. Chiuderla prima è un mio obiettivo».
Cosa porterà in Lega dell’esperienza campana? «La voglia di essere vicino alle società, ai territori. Faremo dei direttivi itineranti, si lavorerà sul settore giovanile. Sui centri federali che già stanno cominciando ad operare. La Lega nazionale dilettanti deve essere anche più vicina alle esigenze delle famiglie che possono dare un contributo importante».
Tutti per Carlo Tavecchio prossimo presidente federale? «Assolutamente sì. Le battaglie del passato sono alle spalle ed anche l’endorsement del presidente della Juve Andrea Agnelli ha fatto capire che andremo in questa direzione». Una apertura di credito insperata ricordando quanto accaduto alle precedenti elezioni «Tavecchio ha convinto tutti perché è uno che lavora molto e conosce la macchina. Ha esperienza e lo sta dimostrando. Noi siamo completamente con lui».
Del resto senza i voti dei Dilettanti non si va da nessuna parte. Il presidente federale non lo si elegge. «Noi rappresentiamo il 34% nello scacchiere della Federazione, A e B insieme il 17. Noi siamo il cuore del calcio con centinaia di migliaia di tesserati e quattordicimila squadre. Faccia un po’ lei i conti».
Qualcuno chiede una netta separazione tra professionismo e dilettantismo. «Niente di più sbagliato. Il calcio è la prima federazione proprio perché ha unità d’intenti. C’è bisogno di sinergia e remare nella stessa direzione. Contemplare le stesse esigenze».
Commissario Figc Campania, futuro presidente di Lega e presidente Coni Regionale Campano. Non è un po’ troppo? «Al Coni per statuto posso fare solo due mandati. Quindi smetterò a febbraio prima del voto di marzo. Per il commissariamento si tratta di aspettare solo qualche mese».
Come sta lo sport campano? «Dal punto di vista agonistico benissimo. Usciamo da delle Olimpiadi dove i nostri ragazzi hanno ottenuto risultati fantastici. Le imprese dei canottieri mi hanno esaltato. Il presidente Abbagnale ha fatto un grandissimo lavoro».
E sotto il profilo degli impianti? «Noi come Coni possiamo mettere a disposizione tutta la nostra esperienza, i tecnici, il Credito Sportivo, ma sono gli enti locali che si devono prendere cura degli stessi. Non può essere più come in passato».
Ha seguito la vicenda Palavesuvio? «Assolutamente sì e mi sembra che la riapertura a dicembre sia una buona notizia. Come Coni, da Malagò fino a me c’è la massima collaborazione possibile».
A proposito di Malagò, il 22 novembre sarà a Napoli «Parteciperà alla riunione di Giunta al Castel dell’Ovo, poi visiterà la nuova sede della Figc al centro direzionale e infine sarà presente a Castel Capuano per l’inaugurazione anno sportivo giudiziario in Campania. Sarà una giornata intensa e ricca di temi».
Un sogno? «Permettere a sempre più ragazzi di fare sport per insegnare quelle regole e quei valori che ci si porta per la vita. E per fare ciò bisogna lavorare sui tecnici, sugli impianti, sui dirigenti remando tutti nella stessa direzione».
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