La difesa azzurra è un muro incrollabile sorretto da Reina

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Un prodigio la parata sul colpo di testa di Widmer. Reina mette il suo marchio sulla vittoria azzurra sull’ Udinese, anche lui è l’uomo in più come Higuain e non solo per gli interventi decisivi tra i pali. Un vero leader, la sua presenza rassicurante per i compagni, un vero e proprio incubo invece per gli avversari. L’ultimo che riuscì a batterlo fu Kalinic della Fiorentina, poi è diventato insuperabile e lo è da 377 minuti, la striscia più lunga in serie A. Meriti di Reina, indubbiamente, ma anche di tutta la difesa. Perfetti in fase di non possesso, un pressing che comincia con gli attaccanti e prosegue con i centrocampisti. Miglioramenti della linea a quattro con il lavoro cominciato in ritiro a Dimaro e le riprese dei tanto criticati droni. Ora la coppia centrale Albiol-Koulibaly è diventata affidabilissima: lo spagnolo è perfetto nelle letture tattiche, il colosso franco-senegalese pronto e reattivo nelle chiusure in velocità. E il Napoli è diventato imperforabile, progressi evidenti rispetto all’anno scorso con Benitez quando invece la squadra azzurra incassava un numero elevato di reti. Lo si legge su Il Mattino

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La Redazione

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