Gazzetta – Osimhen, il più “pericoloso” della Serie A, in quantità e qualità

Il Napoli sta correndo verso il traguardo finale del campionato a forza di gol e partite vinte, tra gli azzurri e l’Inter al secondo posto, ci sono ben 13 punti di differenza dopo la prima gara del girone di ritorno. L’attacco del Napoli, tra Osimhen e Simeone, sta portando numeri incredibili, ma non solo quelli, come scrive oggi La Gazzetta dello Sport, che analizza al microscopio l’attitudine del reparto offensivo del Napoli di andare in gol. “Osimhen è semplicemente il capocannoniere del campionato (14) e l’attaccante che in media indirizza più palloni in porta (4,47). In due parole: il più pericoloso della Serie A. Ma non è solo questione di quantità, pesa la qualità dei gol di Victor che ha impallinato bersagli grossi (Juve, Atalanta, Roma) e ha ridotto al minimo i gol inutili. Cioè, se studiamo quante volte un gol di Osimhen ha spostato il risultato (da pareggio a vittoria, da sconfitta a pareggio), scopriamo che ha fruttato 14 punti. I 3 di Simeone ne hanno portati 6, perché ha trasformato pareggi in vittorie a Cremona, a San Siro col Milan e domenica con la Roma. Preziosissimo il guizzo di testa contro il Diavolo, in coda a una partita sofferta, perché sconfiggere i campioni in carica aiuta a credere di poter succedere al trono. Il Cholito ha giocato solo 161’ di campionato, ma li ha vissuti con un’intensità e una produttività impressionanti. Ha segnato un gol ogni 53’ (secondo Osimhen, un gol ogni 94’) e vanta la miglior percentuale realizzativa del torneo: un impressionante 60% (secondo Lookman, doppiato, con 30,77%). Il Cholito, quando entra, spacca. Più in ritardo i numeri di Giacomo Raspadori, un solo gol in 570’, ma da 3 punti (allo Spezia all’89’), contro i 4 gol in Champions. C’è da credere che la talentuosa leggerezza dell’ex Sassuolo possa diventare il turbo di primavera nel rettilineo scudetto, su campi asciutti, quando i titolari della grande volata avranno sempre più bisogno di turnover”.

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