Campania che boom il calcio rosa, numeri triplicati negli ultimi tre anni

I numeri record del settore femminile alla vigilia del campionato europeo «C'è stata una rivoluzione culturale: adesso siamo i primi al Sud»
Domenica tocca alle azzurre. Contro la Francia sarà l’esordio all’Europeo per la Nazionale femminile che già al Mondiale del 2019 ha stupito l’Italia e non solo. E l’impressione è che l’Europeo alle porte possa rappresentare l’ennesimo volano per un movimento che negli ultimi anni ha già spiccato il volo. L’ultima tappa è quella dell’arrivo del professionismo per le giocatrici di serie A, cosa che andrà dalla prossima stagione a garantire tutele e vantaggi contrattuali che fino a ieri erano totalmente impensabili per il mondo del calcio femminile.
IL MOVIMENTO
La regione con il maggior numero di squadre e tesserate nel Sud Italia è la Campania, che si piazza addirittura tra le prime cinque in Italia. «È una silenziosa rivoluzione culturale quella che stiamo attuando in Campania e che sta facendo del calcio femminile un vero assist per superare le differenze di genere», spiega Giuliana Tambaro, vice presidente vicario e responsabile regionale calcio femminile del comitato regionale Campania. «Abbiamo quasi mille tesserate, numero che si è triplicato negli ultimi anni, nonostante il Covid». E d’altra parte i numeri parlano chiarissimo: per la stagione sportiva 2021-2022 erano iscritte 12 squadre in Eccellenza, 6 squadre under 17,  8  squadre under 15, 10 squadre under 12, 2 squadre juniores, 2 squadre in serie A  (Napoli Femminile, poi retrocesso in serie B e Pomigliano), 2 squadre in serie c (Independent e Vis Mediterranea soccer). «Per questa stagione sportiva avremo: una società in serie A, una in B, tre in C tra cui la Salernitana. Inoltre società dilettantistiche maschili faranno squadra femminile come Virtus Volla, Grumese e Mugnano. E anche società di Serie D stanno lavorando per aprirsi nella corrente stagione sportiva al femminile», aggiunte Giuliana Tambaro.
I MODELLI
Napoli Femminile e Pomigliano si sono giocate la salvezza all’ultimo turno di campionato e a spuntarla è stata la squadra del presidente Pipola. «Il Pomigliano non è solo l’unica squadra della Campania in serie A, ma tutto il Sud. Compresa la Sardegna. Ma ci rendiamo conto che questo progetto è diventato troppo pesante. Ecco perché a società come la nostra ora servono aiuti, altrimenti sarà molto dura». Il grido del presidente del Pomigliano al quale fa eco Alessandro Maiello, nuovo presidente del Napoli Femminile. «Stiamo sta ripartendo con entusiasmo dopo la retrocessione in B proprio perché il movimento a livello giovanile ha fatto registrare grandi numeri negli ultimi anni e noi abbiamo avuto una crescita esponenziale di tesserate. Ad oggi il Napoli Femminile conta circa 200 atlete e quindi il nostro compito è metterle nelle condizioni migliori per crescere come calciatrici ma prima ancora come bambine e ragazze che si apprestano a diventare donne».

 

Fonte: Il Mattino

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